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NAPOLI – L’immunoterapia sta rivoluzionando la cura dei tumori. A parlarne l’oncologo Michele Maio, direttore del centro di immunoterapia oncologica del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, ha spiegato progressi della terapia nel suo libro “Il Corpo anticancro”, scritto assieme alla giornalista scientifica Agnese Codignola, e presentato alla libreria Ubik di Napoli.

Tra le cose che chiunque sa, sul cancro, c’è il fatto che il sistema immunitario non reagisce contro di esso come fa, per esempio, contro un virus o a un batterio. E’ per questo che ci si ammala: perché l’organismo non sa difendersi nel modo giusto. E invece no. Anni e anni di ricerca hanno portato finalmente a capire a che cosa era dovuta questa anomalia. Poi, da lì a capire come modificare certi passaggi, come intervenire in certi meccanismi, il passo è stato relativamente breve.Il risultato è che oggi abbiamo già diversi farmaci (in realtà si tratta di anticorpi) attivi contro molti tipi di tumori, e si può dire che non passa settimana senza che non vi sia l’annuncio di qualche nuovo, positivo risultato, che quasi sempre prelude a nuove approvazioni. Le armi della scienza medica sono sempre più efficaci, eppure il nemico non è ancora stato sconfitto. Ma la riflessione dei pionieri come Maio, è che finora si era sempre combattuto assalendo il cancro dall’esterno. La nuova visione ha avuto due intuizioni: forse l’arma segreta, la più potente e definitiva, si cela al nostro interno; e forse, per vincere la guerra, bisogna smettere di farla. Questa arma segreta è già in noi. Si chiama sistema immunitario.Dopo la specializzazione in Oncologia ed Ematologia il dottor Michele Maio si trasferisce al New York Medical College dove partecipa alle prime esperienze di immunoterapia oncologica. Tornato in Italia nel 1989, diventa responsabile dell’unità di Bioimmunoterapia dei tumori del cro di Aviano.Oggi dirige il Centro di Immunoterapia Oncologica, unico in Italia, del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. Dal 2004 ha dato vita al nibit, il Network Italiano per la BioTerapia dei Tumori, e dal 2012 ne è scaturita anche una Fondazione. Ad oggi ora sono 150 i gruppi di ricerca coinvolti nei progetti medici che hanno in Michele Maio il fulcro e il conduttore.

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