“Il Disturbo dell’Alimentazione rappresenta un problema importante in Campania dove abbiamo ben 600 nuovi pazienti l’anno. In Italia gli obesi sono circa 3.000.000 ed in Campania c’è un’alta percentuale di persone che soffrono di obesità. La componente psicologica è fondamentale ed infatti la cura e il trattamento sono incentrati sulla base psicologica e chiaramente essendo delle patologie psicologiche dalle ricadute fisiche hanno bisogno di un’equipe interdisciplinare”. Lo ha affermato Alessandro Raggi, Referente del Gruppo Psicologia e Alimentazione dell’Ordine degli Psicologi della Campania, a margine della Conferenza sul Disturbo del Comportamento Alimentare svotasi oggi a Somma Vesuviana, presso la Santa Maria del Pozzo Hospital.
Cresce il Disturbo da Alimentazione Incontrollata.
“Ogni anno ricoveriamo, per obesità, 700 – 800 pazienti e l’88% non è consapevole del Disturbo da Alimentazione Incontrollata. Il paziente, la persona, frequentemente ha delle compulsività incontrollate verso il cibo e quindi, durante la giornata, anche in orari indifferenti, esegue delle vere e proprie abbuffate ingerendo senza appetito ingenti quantità di cibo fino a gonfiarsi a tal punto da sentirsi male. Nel momento in cui si esaurisce questo momento in cui mangia in modo incontrollato, il paziente capisce di avere fatto qualcosa di sbagliato per il proprio benessere – ha affermatto dott.ssa Ermenegilda Pagano, Direttrice del progetto Rinascere, centro specializzato anche nella diagnosi e cura di patologie legate al disturbo dell’alimentazione definito Binge Eating Disorder, presso la Santa Maria del Pozzo Hospital, in Campania – e si instaura anche un senso di colpe, una sindrome depressiva che va a rafforzare ancora di più la sindrome depressiva. Con il progetto Rinascere affrontiamo la patologia in tutti i suoi aspetti. E’ un progetto tra i primi in Italia, in quanto ha la particolarità di curare il Disturbo da Comportamento Alimentare che è definito anche Disturbo della Concezione dell’Alimentazione attraverso la degenza e in day hospital. E’ necessario rivolgersi a centri specializzati e non dare spazio alla cura fai da te sui social. I social possono essere utili perchè aiutano in maniera virale a diffondere la tematica però, prtroppo c’è anche il fai da te sui social dove ognuno può dire di tutto senza rispettare quelle che possano essere le linee guida e i consigli di precauzione nell’adottare una terapia nutrizionale o addirittira farmacologica facendo così dei danni e inducendo le persone in maniera sconsiderata a percorrere delle strategie terapeutiche sia nutrizionali che farmacologiche che possono essere o non efficace o addirittura pericolose per il paziente. La legge approvata due giorni fa dalla Campania è importantissima che apre ad un maggiore impegno da parte della Regione nell’affrontare i problemio dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione e auspichiamo che venga attuata in tempi rapidi e che a seguire venga affrontata anche una riforma o addirittura una nuova legge riguardante il trattamento dell’obesità”.
Attenzione ai dati della fascia scolastica!
“Abbiamo dati importanti a livello mondiale, nazionale e regionale. In Italia, per l’obesità, abbiamo un’incidenza dell’11 % della popolazione. Un’obesità infantile al 43% e che oscilla dal 23 al 30% per la fascia medio – alta. Molteplici sono gli studi elaborati in Italia – ha dichiarato Domenico Mascolo, Direttore Sanitario della Santa Maria del Pozzo Hospital di Somma Vesuviana – riguardanti la fascia scolastica. La preoccupazione maggiore è quella riguardante dunque infanzia e adolescenza”.
Ben 3.000.000 di persone obese in Italia e il 90% sono giovanissimi! Approvata la legge regionale. Ora la Campania è, grazie a questa legge, tra le prime regioni italiane ad avere una norma in materia di disturbi del comportamento alimentare. Prima firmataria è Valeria Ciarambino, Vice Presidente del Consiglio Regionale della Campania.
“E’ notizia recentissima, l’approvazione all’unanimità della legge sui disturbi del comportamento alimentare quali l’abulimia, dell’anorressia e del Disturbo da Alimentazione Icontrollata che in Italia riguardano almeno 3.000.000 di persone delle quali il 90% giovani con bambini intorno agli 8 – 9 anni. Con questa legge siamo tra le pochissime regioni in Italia ad avere adottato una normativa in materia. La Regione potrà stanziare fondi propri per la cura dei disturbo del comportamento alimentare – ha dichiarato Valeria Ciarambino, Vice Presidente del Consiglio Regionale della Campania – e struttureremo la rete assistenziale, in maniera omogenea sul territorio regione dal livello ambulatoriale a quello residenziale e ospedaliero. Ma non interveniamo soltanto sul piano sanitario perchè è fondamentale lavorare sulla formazione di tutti gli ambiti di vita dei nostri figli come la famiglia, scuola, sport oltre che pediatri di libera scelta e medici di medicina generale. Questo significherà poter arrivare ad una diagnosi precoce e mi auguro a salvare la vita a tanti ragazzi che oggi vengono veramente annientati da questi disturbi gravi”.
La Regione Campania è tra le quattro regioni in Italia a dotarsi di una legge sui disturbi del comportamento alimentare.
“L’approccio deve essere multidisciplinare e questa legge recupera quanto è stato fatto di buono. Ad esempio abbiamo un Piano per la Rete Territoriale che prevede la messa in campo di strutture ambulatoriali, residenziali e semiresidenziali. Un approccio multidisciplinare – ha dichiarato Francesco Picarone, Presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania – che prevede la presa in carico precoce che è fondamentale è un qualcosa che intendiamo ottimizzare. La legge regionale approvata riduce anche la mobilità passiva dei pazienti e porta la Regione Campania all’obiettivo di eccellenza anche in questo settore”.
















