NAPOLI (di Giulia Sferrazzo) – Con l’arrivo di freddo e pioggia aumenta anche l’incidenza dei casi di influenza stagionale.
Secondo gli esperti nei prossimi due mesi saranno circa 15 milioni gli italiani a restare a letto con il nuovo virus H1N1pdm09.
Non si tratta di influenza suina, è bene chiarirlo, ma quello in circolazione è il ceppo dell’influenza umana presente in tutte le stagioni influenzali dal 2009, isolato per la prima volta in Messico e che quest’anno ha già costretto a letto quasi 7 milioni italiani.
Ma la situazione non sembra migliorare, gli esperti infatti prevedendo che la stagione influenzale continui fino alla metà del mese di febbraio, se non fino all’inizio di marzo, complici i vari virus in circolazione e l’abbassamento delle temperature.
Ma quali sono i sintomi che possono presentarsi?
Febbre alta, malattie a carico dell’apparato respiratorio e gastrointestinale e un decorso post influenzale molto lento i sintomi che maggiormente vengono riscontrati nei soggetti colpiti.
Nei bambini, che hanno un sistema immunitario più debole, dura circa 10 giorni, mentre negli adulti quasi una settimana.
È da sottolineare però, che nei nei minori questo malanno sta portando più complicanze del previsto, con un vero e proprio picco di polmoniti e bronchiti che richiedono un intervento specifico da parte dei pediatri e dei pronto soccorso.
Uguali per tutti invece i tempi di incubazione e di contagio che variano tra i 4 e i 7 giorni.
Ma proprio per il grande numero di influenzati, la maggior parte degli ospedali italiani e napoletani risultano affollati, con il personale sanitario più indaffarato che mai.
Succede però molto spesso che alcune persone, spaventate da questo virus più aggressivo del solito, si rechino negli ospedali anche se affetti da sintomi lievi, facendo così perdere tempo ai dottori e intasando i pronto soccorso che sono già in difficoltà.
Proprio per questo gli operatori dei vari ospedali chiedono ai cittadini di consultare prima i propri medici di base e di andare in ospedale solo in caso di sintomi gravi, come difficoltà respiratoria, dolore al torace o all’addome e convulsioni.
Ad aiutare gli italiani, oltre ai propri medici, ci pensa il Ministero della Salute, che ogni anno si preoccupa di pubblicare una circolare, contenente le indicazioni per la prevenzione e il controllo dell’influenza.
La prima forma di prevenzione, consigliata soprattutto per le persone più fragili come gli anziani o le persone già affette da patologie croniche, è il vaccino antinfluenzale che ogni anno viene aggiornato a causa del mutamento dei virus.
Il vaccino risulta essere una delle forme di prevenzione più efficaci, e in Italia in genere è possibile farlo durante il periodo autunnale, fino alla fine di dicembre.
Oltre alla vaccinazione però, è anche importante ed opportuno seguire una serie di misure di protezione personale, come lavarsi regolarmente le mani, coprire naso e bocca quando si starnutisce, evitare il contatto con persone malate, ed evitare di toccarsi naso, occhi e bocca.
















