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NAPOLI – Prima la dieta, dopo il chirurgo plastico: è il percorso abituale di chi decide di ritornare in forma. Ma non è necessariamente quello giusto. “Spesso, dopo aver raggiunto il peso desiderato, ci si accorge che il corpo non è come si sperava: il dimagrimento causa infatti degli inestetismi, legati soprattutto al cedimento dell’elasticità cutanea e alla pelle in eccesso. Una visita preliminare dal chirurgo plastico potrebbe evitare la sala operatoria” dice il chirurgo plastico Pierfrancesco Bove, socio della Federazione Italiana Medici Estetici.

Quando il dimagrimento è consistente, di solito sopra i 20 chili, o quando l’addome è svuotato in seguito a gravidanze, in genere con aumenti di peso poco controllato, la sala operatoria è una tappa obbligata per avere il corpo desiderato. È il caso di Virginia Fontana, 34 anni di Pompei, che negli ultimi due anni ha perso 50 chili, passando da 114 a 67 chili. “Sono sempre stata sovrappeso e negli anni ho provato tantissime diete, senza risultati. Poi, due anni fa, sono andata da un dietologo e mi è scattato qualcosa: ho iniziato a dimagrire e sono andata fino in fondo” dice Virginia, che oggi racconta la sua storia sperando che possa essere d’aiuto e di ispirazione per altri.

Virginia inizia anche a praticare regolarmente attività fisica, ma questo non basta a evitare il cedimento cutaneo: “La pelle era cadente e poco tonica, soprattutto sull’addome – dice Virginia -. Non era una situazione piacevole, anche perché, dopo tutti gli sforzi, ancora non potevo togliermi la soddisfazione di avere il fisico che avevo sempre desiderato. Fin da quando avevo iniziato a dimagrire avevo pensato che il dottor Bove sarebbe stato il chirurgo che mi avrebbe operato, perché è un professionista serio e competente. E così è stato”.
Virginia si è così sottoposta a una torsoplastica, intervento che si pratica quando l’eccesso di adipe non è presente solo a livello addominale ma anche nella parte posteriore del tronco e a livello dei fianchi. “Sono stata ricoverata una notte, non ho provato dolore o fastidio, ed è andato tutto benissimo. È stata un’esperienza positiva, grazie al dottor Bove e a tutto lo staff che mi sono stati vicino sia prima che dopo l’intervento. La cicatrice oggi è praticamente invisibile e si nasconde sotto lo slip, e il mio addome è piatto e tonico. Oggi posso finalmente dirmi soddisfatta”.

Dal chirurgo plastico conviene andare non appena ci si mette a dieta: in questo modo si possono utilizzare tutti gli accorgimenti necessari per evitare gli effetti negativi della perdita di peso sul corpo, che sono risolvibili solo chirurgicamente. “In particolare, quando l’obiettivo è perdere tra i 10 e i 20 chili, ci sono accorgimenti che possono preparare la pelle al dimagrimento, rendendola più elastica” dice ancora il dottor Bove. Ecco cosa fare:

1) Evitare diete drastiche che fanno perdere molto peso in fretta: “Dimagrire molto in poco tempo è la condizione peggiore per la pelle, in quanto perde tono ed elasticità. Anche dal punto di vista del dimagrimento, c’è il rischio di recuperare in fretta quanto perso. L’ideale è una perdita di peso lenta e graduale, sia per introdurre nuovi abitudini alimentari, sia per dare alla pelle la possibilità di adeguarsi alla nuova forma. Affidarsi a un dietologo o a uno specialista dell’alimentazione è sempre la scelta consigliata” dice Bove.
2) Praticare regolarmente attività fisica. “Non basta stare attenti a tavola, è necessario introdurre da subito, ogni giorno, dell’attività fisica, anche moderata. All’inizio sarà molto difficoltoso, ma poi diventerà una piacevole abitudine che farà benissimo anche alla vostra pelle – afferma il chirurgo plastico -. Può sembrare strano a sentirsi ma perdere grasso non equivale necessariamente a perdere peso”.
3) Abbinare trattamenti estetici. “Sono diversi i trattamenti che un chirurgo plastico può consigliare quando un paziente decide di dimagrire. Macchinari di ultimissima generazione corrono in nostro aiuto, come ad esempio la cavitazione, la radiofrequenza, vacum e così via. Sicuramente uno dei più consigliati è la carbossiterapia, ossia la somministrazione sottocutanea di anidride carbonica a scopo terapeutico, ideale per rimodellare il corpo e trattare la cellulite. Consente di ottenere risultati straordinari se abbinata alla dieta e alla stimolazione tissutale con la tecnica vacum e apparecchiature elettromedicali dedicate. Un’altra scelta valida è l’LPG, che consente di eliminare il grasso con una stimolazione meccanica”.
4) Ricorrere al cupping, un massaggio eseguito con un’antica tecnica cinese. “In Italia è diventato famoso grazie al nuotatore Michael Phelps e oggi è praticato da molti sportivi e vip – afferma Bove -. Si tratta di un massaggio che deve essere eseguito da mani esperte per raggiungere gli obiettivi desiderati: ha molti utilizzi, tra cui quello anticellulitico e drenante. Ottimo come riducente per aiutare ad eliminare le fastidiose zone di accumulo di grasso, ad esempio le “maniglie dell’amore” per l’uomo o la coulotte de Chevall e i glutei nelle donne. Si utilizzano delle apposite coppette da applicare sul corpo, che funzionano grazie al calore creando un effetto risucchio”.

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