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Napoli, grande successo per il talk “Salute al maschile” promosso da SYNLAB SBN

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NAPOLI –  Grande successo per il talk “Salute al maschile: scoprire, prevenire e vivere bene”, l’ultimo incontro del ciclo di appuntamenti “La salute in un Talk”, promosso da SYNLAB SDN e dedicato al tema della prevenzione in ambito sanitario. L’evento, tenutosi presso la sede di Via Gianturco 113 a Napoli, ha fatto registrare ampia partecipazione e interesse, a conferma della crescente attenzione della popolazione maschile verso la propria salute e il benessere.

La serata ha offerto un’importante occasione di informazione e sensibilizzazione su un tema cruciale come la prevenzione delle patologie maschili, con un focus su quelle che colpiscono polmoni, intestino e prostata, rivolgendosi in particolare agli uomini over 50.

L’equipé di esperti di SYNLAB SDN ha approfondito diversi aspetti della salute maschile, offrendo spunti di riflessione e consigli pratici per una diagnosi precoce e una migliore qualità di vita.

“È importante lanciare un messaggio positivo – ha spiegato il Prof. Giovanni Galasso, gastroenterologo ed endoscopista – sia in termini diagnostici che farmacologici, la cura delle neoplasie ha fatto passi da gigante. Oggi, anche in presenza di un tumore, si può vivere una vita dignitosa e, soprattutto, si può guarire definitivamente. Un grande supporto lo sta fornendo anche l’applicazione dell’intelligenza artificiale, grazie alla quale oggi è possibile individuare lesioni sempre più piccole, anticipando l’evoluzione della malattia”.

“L’attività di prevenzione per scongiurare l’insorgenza del tumore della prostata va fatta con costanza intorno ai 50 anni – ha sottolineato il Dott. Diego D’Agostino, urologo – All’analisi del PSA totale e libero, va sempre associata un’ecografia e un’accurata esplorazione rettale”.

“Il cancro alla prostata non da segnali di particolare allarme, è una patologia silente – ha analizzato il Dott. Ernesto Fina, urologo -. Anche in assenza di disturbi, bisogna sottoporsi a controlli costanti, con cadenza annuale, a partire dai 50 anni”.

“Qualora fosse accertata la presenza di un tumore, è necessario intervenire in modo efficace, valutando con attenzione la stadiazione della patologia e individuando i trattamenti più opportuni per ciascun paziente – ha spiegato il Dott. Giacomo Cartenì, oncologo -. Dopo questa fase, va effettuato un follow up costante e un’accurata prevenzione di terzo livello, per individuare tempestivamente un’eventuale riemersione della patologia”.

“Le tecniche diagnostiche negli ultimi anni sono diventate sempre più performanti grazie al supporto dell’innovazione tecnologica – ha spiegato il Dott. Carlo Cavaliere, radiologo –. L’introduzione della risonanza magnetica multiparametrica ha rappresentato un fattore determinante per la diagnosi precoce del tumore della prostata, perché consente di individuare anche lesioni e noduli di piccole dimensioni”.

“Anche il ruolo degli esami di laboratorio è sempre più centrale nella diagnosi precoce dei tumori maschili – hanno analizzato le Dott.sse Simona Marino e Annalaura Gambardella del Laboratorio SDN di Pagani -. Tra questi vi sono sicuramente il PSA e l’analisi del sangue occulto nelle feci, che possono fornire una prima indicazione sulla presenza di una neoplasia”.

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