aggressione

NAPOLI – Fuori il solleone non dà scampo e la vita, si sa, costa sempre di più. Che di meglio che rimanere in ospedale, pasti garantiti e aria condizionata ad alleviare l’afa? E’ quello che deve aver valutato l’ospite particolare (qualcuno lo ha già ribattezzato ‘il villeggiante’)

del reparto di Medicina Generale dell’ospedale napoletano San Paolo che, dichiarato dimesso lo scorso 6 luglio, non ha ancora liberato il posto letto che occupa da circa un mese. Nulla ha potuto neanche l’intervento di ieri della polizia: il degente non ha alcuna intenzione di mollare il suo letto e il trattamento bed and breakfast gratuito di cui gode. “Una situazione imbarazzante – ammette il direttore sanitario dell’ospedale partenopeo Vito Rago – per certi versi grottesca, se non ci fossero conseguenze per chi in quel reparto sta in barella. Abbiamo bisogno di quel posto letto, glielo abbiamo detto in tutte lingue ma lui niente.Dice che dobbiamo trovare noi una soluzione. Insomma usa l’ospedale come un albergo”.“La vicenda del paziente che non vuole lasciare il letto nel reparto di medicina generale del San Paolo lascia interdetti perché non si capisce come sia possibile che non sia stato ancora liberato vista la carenza di posti a disposizione di chi è realmente malato e ha un reale bisogno di restare lì”.Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, per il quale “i responsabili dell’ospedale devono immediatamente mandare via quella persona e, se reagisce in malo modo, chiedere un intervento delle forze dell’ordine perché è inaccettabile che qualcuno faccia il proprio comodo in una struttura pubblica, ancor di più se si tratta di un ospedale”.

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