NAPOLI – Cresce – seppur di poco – l’attenzione dei napoletani per la propria salute: a dirlo è l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute[1], svolto in collaborazione con Nomisma. L’indagine, che periodicamente sonda l’attitudine alla prevenzione degli abitanti del Bel Paese e di varie città italiane, ha riscontrato un aumento del numero di napoletani che fanno controlli regolari, sintomo forse di una maggior serenità nel frequentare le strutture sanitarie dopo gli anni di pandemia. A svolgere visite ed esami di prevenzione resta comunque ancora una minoranza degli abitanti del capoluogo campano.
Dichiara infatti di monitorare la propria salute con controlli regolari solo il 33% dei napoletani, precisamente uno su tre. Il dato è più alto del 29% registrato nel 2022, ma comunque molto inferiore alla media nazionale, pari al 41%. Migliorano di poco anche le percentuali di chi dice di curarsi solo quando comincia a soffrire di un disturbo o di una malattia – in discesa dal 54% al 50% – e di chi dice di non fare nulla di particolare per tutelare la propria salute (7%, contro il 10% dell’anno scorso).
Andando ad approfondire i singoli esami, le analisi del sangue risultano il controllo più effettuato: lo hanno svolto nell’ultimo anno più di tre napoletani su quattro (77%). Al secondo posto l’esame delle urine, che più di uno su due (55%) ha effettuato negli ultimi 12 mesi. Appaiono invece più trascurati altri esami importanti, come la visita dermatologica per il controllo dei nei: nonostante la crescente pericolosità dell’esposizione eccessiva ai raggi solari, il 67% dei napoletani dichiara di aver fatto l’ultima visita di questo tipo “molti anni fa”, o addirittura di non averla mai fatta, e solo il 18% l’ha svolta negli ultimi 12 mesi.
Guardando al campione femminile, inoltre, emerge come meno della metà (44%) delle donne napoletane si sia sottoposta a una visita ginecologica nell’ultimo anno, con oltre una su tre (34%) che addirittura non ha mai svolto questo controllo o non lo effettua da molti anni. Di conseguenza, soltanto il 37% dice di essersi sottoposta a un Pap test negli ultimi 12 mesi.
Per concludere l’indagine, UniSalute ha infine sondato le ragioni per cui gran parte dei napoletani sceglie di non fare prevenzione. Da quanto emerso, la difficoltà ad accedere alle cure risulta un ostacolo importante: tra chi non ha svolto alcun controllo nell’ultimo anno, ben il 26% dà come motivazione i tempi di attesa troppo lunghi, e addirittura il 32% i costi troppo elevati. Ma c’entra anche una scarsa cultura della prevenzione, tanto che la motivazione in assoluto più citata, con il 33%, è la tendenza a fare visite solo quando ci si sente poco bene.