NAPOLI (Di Stefano Esposito) – La salute maschile passa necessariamente attraverso l’esercizio fisico. Del resto si sa, “mens sana in corpore sano” (Giovenale, Sat. X, 356), ma come utilizzare al meglio oggi le moderne tecniche che riguardano lo sport, in particolare quelle della sala pesi, con le innovazioni disponibili, soprattutto quelle dell’intelligenza artificiale?
Ce ne parla Marco d’Aragona, personal trainer certificato Issa Europe e coach online.
Come può un personal trainer (acronimo PT) utilizzare l’intelligenza artificiale per creare programmi di allenamento personalizzati?
“Un personal trainer può usare l’IA per analizzare dati biometrici, livello di forma fisica, obiettivi e progressi di un cliente, generando così piani di allenamento personalizzati. Gli algoritmi di IA possono adattare il programma in base alle prestazioni e ai feedback del cliente, ottimizzando esercizi, carichi e tempi di recupero.
Tuttavia, l’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire completamente un personal trainer fisico. La relazione umana, la motivazione personalizzata, la capacità di correggere la tecnica in tempo reale e l’empatia sono aspetti fondamentali che solo un professionista in carne e ossa può offrire. Inoltre, ci sono fattori come lo stato emotivo del cliente, eventuali problematiche fisiche improvvise o preferenze soggettive che richiedono un approccio umano e flessibile. L’IA è un valido supporto, ma il tocco umano resta insostituibile per un coaching davvero efficace”.
Quali app o strumenti basati sull’IA sono disponibili per monitorare i progressi dei clienti in modo efficace?
“Alcuni strumenti popolari includono Trainerize, Fitbod, MyFitnessPal (con analisi avanzata dei dati), Whoop e Strava (con funzioni predittive). Questi strumenti monitorano parametri come calorie bruciate, battito cardiaco, prestazioni durante l’allenamento e suggeriscono modifiche per migliorare i risultati”.
L’intelligenza artificiale può aiutare un personal trainer a migliorare la propria comunicazione con i clienti?
“Sì, tramite chatbot, assistenti virtuali e sistemi di messaggistica automatizzati, l’IA può rispondere alle domande comuni, inviare promemoria sugli allenamenti e fornire feedback personalizzati”.
Quali sono i vantaggi e le sfide nell’integrare strumenti di IA nella professione di personal trainer?
“Vantaggi: Personalizzazione avanzata, monitoraggio continuo, ottimizzazione dei programmi di allenamento, risparmio di tempo, maggiore engagement del cliente.
Sfide: Costo delle piattaforme IA, necessità di formazione per usarle efficacemente, possibile riduzione dell’interazione umana e dipendenza dalla tecnologia”.
Come si può garantire che l’utilizzo dell’IA nel coaching fisico rispetti la privacy e i dati dei clienti?
“Bisogna scegliere strumenti conformi alle normative sulla privacy (GDPR in Europa, HIPAA negli USA), utilizzare piattaforme con crittografia avanzata, ottenere il consenso esplicito dei clienti per la raccolta dei dati e garantire trasparenza su come vengono utilizzate le informazioni”.
Grazie al pt D’Aragona per le interessantissime delucidazioni fornite.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti, di seguito i contatti:
e-mail: marco.daragona92@gmail.com
IG: marco_dara
