23.3 C
Napoli

Salute e benessere: salute intestinale, sintomi, prevenzione e cura

-

NAPOLI (Di Stefano Esposito) – Quanto è importante l’intestino per la salute generale?

Lo abbiamo chiesto al Dott. Roger Panteri, biologo nutrizionista, esperto di microbiota intestinale e autore del libro “Microbiota e salute della donna”, che da anni si occupa di approcci nutrizionali e integrati per la prevenzione e il trattamento naturale di disturbi uro-ginecologici e gastrointestinali.

Cos’è la disbiosi intestinale e quali ne sono le principali cause?

“La disbiosi intestinale è un’alterazione qualitativa o quantitativa del microbiota, ovvero della complessa comunità di microrganismi che abita il nostro intestino. In condizioni di eubiosi, questo ecosistema è in equilibrio e svolge funzioni cruciali: regola la digestione, modula l’immunità, produce vitamine e protegge dalle infezioni. La disbiosi può manifestarsi come una perdita di biodiversità, una predominanza di ceppi potenzialmente patogeni o uno squilibrio tra le famiglie batteriche dominanti.

Le cause principali includono una dieta povera di fibre e ricca di zuccheri raffinati, uso prolungato o ricorrente di antibiotici, stress cronico, infezioni intestinali, alterazioni ormonali, esposizione a xenobiotici (come pesticidi, metalli pesanti, conservanti), ma anche condizioni come la stitichezza cronica o l’abuso di lassativi. Negli ultimi anni si è compreso quanto anche fattori ambientali e psicoemotivi possano interferire profondamente sull’ecosistema intestinale”.

In che modo la disbiosi può influenzare o contribuire allo sviluppo di malattie autoimmuni come psoriasi e alopecia areata?

“Numerosi studi hanno evidenziato un legame tra disbiosi intestinale e patologie autoimmuni. Il microbiota interagisce costantemente con il sistema immunitario attraverso la barriera intestinale. Quando questo equilibrio si rompe, la permeabilità intestinale può aumentare (“leaky gut”), consentendo il passaggio di frammenti batterici o antigeni alimentari nel circolo ematico. Questo può innescare o amplificare risposte immunitarie inappropriate, favorendo l’infiammazione sistemica e lo sviluppo di reazioni autoimmuni in soggetti predisposti geneticamente.

Nel caso della psoriasi o dell’alopecia areata, si osservano spesso processi infiammatori cronici, disregolazione delle citochine (come IL-17, TNF-α) e uno squilibrio tra linfociti T regolatori e pro-infiammatori, elementi fortemente modulati dalla composizione e funzionalità del microbiota intestinale”.

Esistono dei pattern specifici nel microbiota associati a queste condizioni autoimmuni?

“Sì, seppure ogni individuo abbia una composizione microbica unica, alcune alterazioni sono ricorrenti. Nei pazienti con psoriasi, per esempio, si riscontra frequentemente una riduzione della biodiversità e un aumento di batteri pro-infiammatori come Escherichia coli o Ruminococcus gnavus, con una contemporanea riduzione di specie benefiche come Faecalibacterium prausnitzii, produttrici di butirrato, un acido grasso a corta catena dalle potenti proprietà antinfiammatorie.

In chi soffre di alopecia areata, sebbene le ricerche siano ancora in fase preliminare, si osservano pattern simili: disbiosi lieve o moderata, ridotta presenza di batteri anti-infiammatori, aumento di Firmicutes rispetto ai Bacteroidetes, e alterazioni nei metaboliti microbici coinvolti nella modulazione immunitaria”.

Quali segnali o disturbi clinici possono suggerire uno squilibrio del microbiota intestinale? C’è una particolare analisi che può indicare questi disturbi e che lei suggerisce di fare periodicamente?

“I segnali più comuni di disbiosi includono gonfiore, alvo alterno (stitichezza e/o diarrea), digestione lenta, alitosi, stanchezza cronica, sonno disturbato, dolori articolari, infezioni ricorrenti (come cistiti, candidosi, tonsilliti), ma anche manifestazioni cutanee come acne, dermatiti o psoriasi. In molte pazienti che seguo, la disbiosi si manifesta anche con alterazioni del tono dell’umore, ansia o disturbi del sonno, legati all’asse intestino-cervello.

Per valutare lo stato del microbiota è possibile effettuare un test di analisi metagenomica sulle feci (come il Gut Test o altri test NGS validati), che offre una mappa dettagliata della composizione batterica, degli indici di biodiversità, del rapporto tra i principali phyla, della presenza di metaboliti infiammatori e dei profili di disbiosi. Consiglio di eseguire questo tipo di analisi soprattutto in presenza di sintomi cronici o patologie infiammatorie/autoimmuni, come supporto alla diagnosi e alla personalizzazione del percorso terapeutico”.

Quali strategie terapeutiche risultano più efficaci nel ripristinare l’equilibrio intestinale: dieta, integrazione o altro?

“La strategia più efficace è sempre personalizzata e integrata. La base resta una dieta antinfiammatoria e riequilibrante, ricca di fibre vegetali, alimenti prebiotici (come topinambur, porri, cicoria), polifenoli, spezie antiossidanti e grassi buoni. È importante ridurre o eliminare zuccheri raffinati, alcol, glutine e latticini nei soggetti sensibili, così come lieviti fermentati nei casi di disbiosi da Candida o SIBO. Tuttavia, la scelta della strategia dietologica dipende anche dai sintomi e dall’esito del test del microbiota intestinale.

A ciò si associano protocolli di fitoterapia e integrazione mirata: probiotici selezionati, postbiotici, estratti vegetali, enzimi digestivi e supporti per la barriera intestinale (glutammina, zinco, quercetina, vitamina D). In alcune situazioni si può intervenire anche sull’asse psico-neuro-endocrino con tecniche di gestione dello stress, sonno ristoratore e attività fisica regolare”.

 

Di seguito i contatti del dottore:

  • Telefono: 392 9973226
  • Email: info@disbiosidoctor.com
  • Altro (anche social): www.disbiosidoctor.com ; Facebook e IG (@disbiosidoctor)

 

Nota finale: Il presente articolo ha finalità puramente informativa. Non costituisce in alcun modo consiglio medico, né sostituisce una consulenza professionale. Pertanto, si raccomanda sempre una visita da parte del personale medico qualificato. La redazione declina ogni responsabilità per l’uso delle informazioni qui riportate.

Vuoi pubblicare i contenuti di NapoliVillage.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito? Contattaci all'indirizzo redazione@napolivillage.com

Altri articoli dell'autore

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
- Sponsorizzato -
- Sponsorizzato -
0
Would love your thoughts, please comment.x