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NAPOLI– “Alla fine, da una cosa negativa, la chiusura del reparto di terapia del dolore del Cardarelli, riusciamo a ottenerne una positiva: due hospice, uno nello stesso Cardarelli e uno nel San Gennaro”.

Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, per il quale “in questo modo si viene incontro alle esigenze evidenziate dall’associazione No.Do., di cui sono anche socio, proprio perché ne condivido le battaglie per garantire una fine dignitosa a quanti hanno purtroppo malattie incurabili”.

“Purtroppo il commissariamento della sanità e la malagestione degli ultimi anni hanno portato anche a chiusure di reparti, come quello della terapia del dolore del Cardarelli, ma ora, a differenza del passato, c’è la volontà di rispondere alle esigenze dei cittadini” ha aggiunto Borrelli chiedendo “che ci si impegni per dare la necessaria dignità a quanti si trovano ad affrontare le conseguenze di malattie incurabili”

“E’ necessario fare tutto il possibile per accelerare i tempi per la realizzazione degli hospice al San Gennaro e nello stesso Cardarelli che dovrebbero essere consegnati entro il 2018” ha concluso Borrelli ricordando di aver sempre sostenuto “la battaglia per la riapertura del reparto di terapia del dolore e vedere la prospettiva di due hospice ripaga degli sforzi fatti”.

“Apprendo con favore la decisione del presidente Vincenzo De Luca di aprire un Hospice per le Cure palliative all’interno del Cardarelli e in seguito al San Gennaro”.  Questo il commento di Sergio Canzanella, presidente dell’Osservatorio Regionale Campano per le Cure Palliative, in merito alle decisioni assunte dalla Giunta Regionale. “Si tratta – prosegue Canzanella – di un piccolo ma fondamentale passo verso il superamento del gap, ancora enorme, che ci separa dalle regioni del Nord. Del resto la legge pretende che le cure palliative siano rese disponibili anche per i ricoveri ordinari”. Canzanella, già presidente dell’associazione House Hospital onlus, chiede ora maggiore attenzione alle istanze che provengono dalla provincia di Benevento e dai territori dell’Asl Napoli 3 Sud “del tutto impreparati a rispondere alle richieste di cure palliative di pazienti che non posso giovarsi di terapie efficaci alla guarigione. Importante sarà anche portare a 10 i posti per le cure palliative all’interno dell’ospedale pediatrico a Santobono, che oggi ne ha solo 2. Facciamo in modo – conclude – che questa decisione sia la prima di una lunga serie, utile a restituire ai cittadini campani dignità nella sofferenza”.

 

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