NAPOLI – Nella riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Bilancio, presiedute da Marco Gaudini e Manuela Mirra, è stato nuovamente affrontato il tema del rinnovo dell’affidamento del servizio di igiene urbana ad Asìa, oggetto della delibera di Giunta n.657 del 28.12.2018 che sarà all’attenzione del Consiglio comunale nella seduta di domani., 13 febbraio. Sono intervenuti l’assessore all’Ambiente Raffaele Del Giudice, il direttore del Dipartimento Ambiente, Roberta Sivo, l’Amministratore Unico di Asia, Francesco Iacotucci, il Direttore Generale di Asia, Francesco Mascolo
Nell’introdurre la riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Bilancio, i presidenti hanno precisato che nel periodo intercorso tra la prima convocazione delle commissioni congiunte, lo scorso 18 gennaio, e quella odierna, i servizi e l’azienda hanno fornito una serie di chiarimenti utili ad inquadrare la proposta (Gaudini) e che, sulla scorta della documentazione fornita, il collegio dei Revisori dei Conti ha riformulato il proprio parere sulla delibera 657 (Mirra). La delibera è stata nuovamente introdotta dall’assessore Del Giudice che ha sottolineato che il riaffidamento in house del servizio di igiene urbana all’Asìa ed il nuovo contratto di servizio – il primo contratto di servizio fu stipulato nel 2013 – sono un traguardo importante per l’amministrazione e per la partecipata del Comune che si conferma come la prima azienda dei rifiuti del Mezzogiorno e che può continuare la propria fase di sviluppo grazie agli investimenti previsti. Il nuovo contratto, che avrà un arco temporale di 15 anni, sarà importante per l’azienda dal punto di vista delle garanzie per le linee di credito presso le banche, e conterrà anche importanti migliorie, tra queste: la raccolta degli sfalci di potature, l’innovazione per il servizio di lavaggio strade, con l’implementazione dello spazzamento meccanizzato, sapendo che comunque, visto l’alto numero di pensionamenti del personale, occorrerà una procedura per nuove assunzioni, la creazione degli ecodistretti – è stata bandita la gara per la progettazione di un piccolo impianto di compostaggio di 30mila tonnellate -; è inoltre prevista l’introduzione in via sperimentale della “tariffa puntuale”, legata alla misurazione dei rifiuti conferiti, ed è definita la filiera tra Comune, Asl e Asìa stessa per la raccolta su pubblica via dell’amianto. Una grande attenzione, infine, viene posta su tutti i presìdi a salvaguardia della sicurezza dei lavoratori e sulla ristrutturazione delle sedi operative. Intervenendo nel corso del dibattito, in risposta ai quesiti dei consiglieri, l’assessore ha ricordato che, nelle ultime due annualità, grazie all’efficientamento del servizio, che deve essere coperto dalla tassa dei rifiuti, la tariffa a carico degli utenti è già diminuita, nonostante ci si sia trovati di fronte ad un’impennata dei costi per lo smaltimento. Il consigliere Brambilla del Movimento 5 Stelle ha innanzitutto rilevato la mancanza del contratto di servizio nella documentazione allegata alla delibera in discussione; un fatto grave che mette i consiglieri comunali nell’impossibilità di intervenire nel merito, a differenza di quanto avvenne nel 2013 in occasione dell’approvazione del primo contratto di servizio con Asìa; manca quindi il piano economico industriale dell’azienda che per sua natura deve avere carattere pluriennale e mancano, quindi, indicazioni sul rapporto tra investimenti e costi e su quello che sarà l’importo della Tari per i cittadini. Nel corso del dibattito sono intervenuti anche i consiglieri: Simeone (Agorà), che ha rilevato che se Asìa ha migliori performance rispetto ad altre partecipate grazie all’efficientamento del servizio, a maggior ragione vanno comunicati i risultati ottenuti sia al Consiglio che ai cittadini che possono grazie a questo risparmiare sulla tassa; Andreozzi (Dema) che ha ricordato che la procedura seguita in questo caso si rifà al parere espresso dal Segretario Generale in occasione del contratto di servizio con Napoli Servizi e che, grazie al nuovo piano, Asìa potrà affrontare le nuove sfide all’orizzonte, ferma restando la necessità di incrementare la forza lavoro soprattutto per le difficoltà che si registrano sullo spazzamento; specie nelle zone periferiche, ha aggiunto il consigliere Buono (Verdi Sfasteriati) per il quale, in ogni caso, se il Consiglio esprimerà indirizzi su determinate questioni, l’amministrazione non potrà che conseguentemente modificare il contratto di servizio. Alla prima serie di considerazioni ha risposto, prima, il dirigente del servizio Partecipazioni Gianfranco Dentale per il quale il piano di investimenti di Asìa, incentrato sulla logistica e sull’impiantistica, è tecnicamente una voce di costo inseribile nel piano economico finanziario dell’azienda, che serve a determinare la tariffa, e ciò è in linea con la normativa nazionale. Gli investimenti previsti, che sono in funzione dell’esercizio, saranno comunque discussi in sede di assemblea dei soci. Dall’approvazione del primo contratto di servizio, sono state rimosse le criticità esistenti, il Comune, unico azionario, ha lasciato gli utili in azienda che, con una riduzione dei costi di gestione ha conseguito i risultati operativi mantenendo una buona patrimonializzazione. Quanto al fatto che il contratto non sia allegato alla delibera di riaffidamento, il dirigente del servizio Partecipazioni ha precisato, richiamando gli articoli 142 e 107 del Testo Unico degli Enti Locali, che il Consiglio ha competenza sulla modalità di affidamento dei servizi pubblici, mentre rientra nella competenza dei dirigenti l’aspetto gestionale, e quindi anche il contenuto del contratto da stipulare. Sullo stesso punto, la dirigente Sivo, direttore centrale dell’Ambiente, ha precisato che i contratti rientrano nella competenza dei dirigenti; è sul piano industriale della partecipata che il Consiglio dovrà esprimersi, e questo perché le scelte dello stesso piano industriale impegneranno i bilanci futuri dell’Ente.
Sul tema degli investimenti è intervenuto anche il direttore di Asia Mascolo il quale ha specificato che il piano di investimenti contenuto nel piano economico finanziario annuale dell’azienda riguarda quelli necessari a garantire il servizio; una volta approvato il contratto di servizio, l’azienda, entro tre mesi, dovrà esplicitare il proprio piano industriale con una proiezione a 5 e 10 anni, quindi, non soltanto gli investimenti correnti ma anche quelli di sviluppo, ad esempio quelli sul compostaggio e sulla creazione degli ecodistretti che consentiranno una ulteriore diminuzione del costo del servizio. Per l’amministratore unico di Asìa, Francesco Iacotucci, grazie al paziente lavoro compiuto in questi anni, l’azienda dei rifiuti può oggi lavorare non più sull’emergenza ma sullo sviluppo, rimettendo il focus della propria attenzione sulla raccolta differenziata, che ha oggi raggiunto il 38%, e sull’efficientamento del servizio, a partire dalle scelte sulla logistica. Va dato merito al personale dell’azienda che, nonostante l’età avanzata, ha continuato ad essere partecipe delle motivazioni aziendali consentendo, insieme ad un management rimotivato ed attivo, il raggiungimento dei risultati attesi.