NAPOLI – “È uno sciopero dei metalmeccanici in difesa dell’intera filiera dell’automotive perché pensiamo che questo governo si sta assumendo la responsabilità di una pericolosa involuzione di un settore strategico. Non si riesce a capire perché non si inchioda Tavares e Stellantis al tavolo e perché, visto che si programma la nuova manovra di bilancio non si vuole investire in transizione e per l’industria. Oggi mancano politiche industriali, manca il ruolo del governo e mancano scelte e risorse necessarie”. Così il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, a margine della manifestazione dei metalmeccanici a Roma per lo sciopero generale dell’automotive.
Sciopero automotive. Buonavita, dare certezza del futuro ai lavoratori
“Non si possono ottenere incentivi industriali senza un piano industriale concreto. Con questo sciopero diciamo basta alla desertificazione industriale che sta sempre più caratterizzando il territorio campano, in particolar modo le aree interne che vivono dell’indotto delle grandi industrie e che subiscono le conseguenze legate al calo dell’attività produttiva. C’è bisogno di un progetto organico per l’ industria in Campania che punti a proposte di qualità, piani industriali credibili per dare continuità e stabilità soprattutto a quelle aziende che sono in sofferenza e una certezza del futuro ai lavoratori”. E’ quanto ha affermato Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania nel corso dello sciopero generale dell’automotive a Roma.