NAPOLI – “I cittadini italiani non sono tutti sulla stessa linea di partenza. I campani, per curarsi, sono costretti ad andare al Nord, in Lombardia o in Emilia Romagna. Questo ha un costo, le regioni meridionali ci rimettono 14 miliardi. In Campania ci sono grandi professionalità, grandi eccellenze, ma c’è un sistema sanitario regionale che non funziona”.
Così il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, lancia uno dei temi che hanno caratterizzato la manifestazione “Una e indivisibile” promossa di oggi alle ore 17,30 in piazza Dante dalla Cgil con la categoria della Funzione Pubblica e varie associazioni. Sul palco Maurizio De Giovanni, Josi Della Ragione, Marco Esposito, Patrizio Rispo, Christian Ferrari, Serena Sorrentino e vari interventi artistici.
“L’autonomia differenziata voluta da questo governo – precisa Ricci – si basa sul principio fiscale, cioè chi ha maggiori disponibilità in tema di tributi e di tasse locali ha la possibilità di utilizzare queste risorse lasciando irrisolti i problemi atavici di una sanità che non regge. L’autonomia differenziata mette le tre regioni più ricche, la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto nelle condizioni di avere maggiori risorse perché si pensa di trattenere la maggioranza delle tasse. Se questo gettito dovesse rimanere in quei territori, la Campania e le regioni del Mezzogiorno non colmeranno mai il gap con il resto del Paese”.
“Bisogna garantire – conclude Ricci – le stesse condizioni per tutti i cittadini. Il ministro Valditara ha deciso che, a fronte di grandi città in cui ci sono meno bambini che vanno a scuola, la soluzione non è combattere l’abbandono e la dispersione ma procedere con il dimensionamento, accorpando le scuole e riducendo il personale. Nella nostra regione ci sono importanti Atenei, ma non tutte le famiglie possono permettersi di iscrivere i figli all’università. C’è un costo eccessivo, c’è una disparità tra cittadini del paese. Le regioni ricche andranno avanti e le distanze cresceranno”.