L’editore Giammarino scende definitivamente in campo con un progetto votato all’ascolto “A Napoli serve un Sindaco con idee precise, non in commercialista con un PC!”

La campagna elettorale parte effettivamente il prossimo 4 giugno, prima tappa del “Dimmi tutto Tour!” “Tutti parlano di come gestire i soldi che devono arrivare: se tutto si riducesse a questo, senza una visione della città in prospettiva ed una filosofia di investimenti, allora basterebbe eleggere un commercialista, non un sindaco!”

GINO GIAMMARINO SINDACO – IL PROGETTO

Dimmi Tutto Tour!”

Dieci appuntamenti, uno per Municipalità, non per fare passerella ma per ascoltare le necessità dei territori e completare con essi il programma per le prossime elezioni amministrative 2021 di Napoli.

Questo in sintesi il primo passo della Campagna Elettorale dell’editore napoletano Gino Giammarino, militante meridionalista da oltre 30 anni e da 22 alla guida della storica testata “Il Brigante”, in verità già da tempo impegnato al lavoro per disegnare, nel caos di queste prossime elezioni, una filosofia che rivoluzioni la città dandole una filosofia che guidi le linee di intervento per riportarla al ruolo nazionale ed europeo che merita.

Dopo le prime uscite di febbraio con vele pubblicitarie per veicolare un San Valentino d’amore per la sirena Partenope e dunque per la città Napoli, hanno fatto seguito altre due mirate ad una Pasqua di consumi di prodotti dei nostri territori e, infine, una campagna di Class Action contro le mancanze di una classe politica verso la città e più in generale contro tutto il Meridione d’Italia, riportata anche nel programma televisivo “Il Sud in Diretta”, da lui condotto su 87TV.

“Fare l’editore significa leggere ed ascoltare quello che le persone hanno dentro – dichiara Gino Giammarino – ma io lo ritengo anche, insieme all’umiltà, l’unico modo per imparare qualcosa nella vita.

Ad essere sincero, ho sempre dubitato di quelli che sono portatori solo di certezze, sanno sempre tutto e gli altri non contano e non sono nessuno…”.

Proprio dalla base di questa filosofia di vita e di impresa parte il progetto di un tour nelle municipalità, non per fare passerella come amano fare i politicanti di mestiere, ma per ascoltare le necessità dei quartieri, cosa che è inserita anche nel programma politico che riporta appunto l’incontro settimanale con un presidente di Municipalità per rendere più stretta la relazioni con i territori e le persone che li abitano e, soprattutto, vivono quotidianamente.

Un palchetto ed un microfono saranno a disposizione degli abitanti, delle associazioni e di tutte le realtà operative per portarle all’editore napoletano e candidato Sindaco di Napoli, er verificare le possibilità di integrazione nel rogramma.

Si parte da Scampia, il prossimo venerdì 4 giugno alle 18:00, presso gli spazi dell’ass. Resistenza Anticamorra – Gelsomina Verde, presieduta da Ciro Corona che ha messo a disposizione gentilmente gli spazi in via Arcangelo Ghisleri.

Prossimi incontri, venerdì 10 in piazza San Domenico Maggiore e il successivo 17 al Vomero, per i quali saranno diramati i dettagli in seguito.

COME NASCE LA CANDIDATURA

Le prime sollecitazioni sono venute dalla società civile: alcune associazioni del sociale unitamente a gruppi di imprenditori e professionisti avevano pensato di lavorare ad un progetto/programma politico comune organizzato su più punti convergenti, affidandolo poi a quattro possibili candidati rigorosamente non esponenti della partitocrazia.
Ho sempre pensato di non essere un politico, ma evidentemente mi sbagliavo se prima mi hanno chiesto di far parte dei “4” di cui sopra e poi, confronto dopo confronto (rigorosamente in videoconferenze purtroppo) la mia proposta e la mia visione “allargata” è sembrata essere la più convincente anche per altri canali. Per esempio, quello meridionalista/identitario che mi vede al centro di eventi, convegni ed incontri tesi a fare rete tra le positività del nostro Sud da oltre venti anni (Il Brigante è stato fondato nel 1999, “QM – Questione Meridionale” nel 2018, il Brigantiggì è andato in onda dal 2012 al 2017, sostituito attualmente da “Il Sud in Diretta” su 87TV) attraverso le pubblicazioni ed i format radio-televisivi della nostra casa editrice.
Lontano da alcuni eccessi neoborbonici, nel meridionalismo (e non solo) mi viene riconosciuta l’onestà intellettuale che ho sempre messo in campo per mia formazione, come la capacità di ascoltare tutti (lo reputo il segreto per apprendere, mentre diffido di chi ha sempre certezze su tutto).

Il progetto politico sarà rappresentato prevalentemente da due liste che sono, in definitiva, la naturale conseguenza di quanto abbiamo detto prima: Gino Giammarino Sindaco riunirà le anime del sociale, costituitasi grazie alla mia attività di editore/giornalista che mi ha consentito di sviluppare tantissimi rapporti umani sani e corretti. L’altra, invece, riunirà le anime che guardano con simpatia crescente alle tematiche del rispetto delle identità ed alle autonomie in Italia ed in Europa, ma anche alla salvaguardia dell’ambiente.
A queste due anime si aggiungeranno altre liste di ispirazione meridionalista con le quali siamo ancora in trattativa per giungere ad una sorta di grande “coordinamento”.

La mia proposta rappresenta una candidatura “di servizio” per la mia terra e la mia città: un programma di base è stato già abbozzato, ma verrà definitivamente chiuso solo dopo un confronto con tutte le anime che parteciperanno a questa vera e propria battaglia affinché la risultante sia massimamente condivisibile.

Lo stato finanziario del Comune ed un’economia che si sta attagliando su forme nuove e diverse da prima presuppone scelte decise, una visione strategica e progettuale di lungo periodo che parte da idee chiare: sento parlare solo di come “spendere” i fondi che dovrebbero arrivare sulla città. Un’idea che denuncia già una grave lacuna. Secondo me la priorità deve essere quella di “investire” questi fondi in modo che le imprese possano rinascere, rivivere e soprattutto generare ricchezza per il territorio. Ricordo che chi parla di “spendere” del denaro, che dev’essere comunque restituito all’Europa, parte già con un criterio falsato e figlio della mala politica e del clientelismo.
Nel nostro programma si troveranno una serie di idee a costo zero capaci già da sole di mettere in moto dinamiche di sviluppo economico positive, messe a fuoco con l’economista Canio Trione (del quale uscirà a breve un libro che spiega i nuovi percorsi dell’economia e del Paese) che segna il percorso dell’economia solo a patto che alcune decisioni siano messe in campo presto e bene.
La visione della città, che invece guarda ad una progettualità filosofica, sarà sicuramente incentrata sul turismo, dunque sulla fruibilità dei siti storici e con grande attenzione alle radici identitarie di Partenope, al recupero dei monumenti ed alla manutenzione costante ma soprattutto all’offerta di una “qualità della vita”.
In questa visione, non si può prescindere da una radicale scelta ambientale: non possiamo avere ancora taxi a gasolio (in città non circolano neanche vetture ibride!). L’ambiente va considerato come una “materia prima”, dunque un giacimento da salvaguardare affinchè i turisti possano godere di una città progettata per godere della stessa sensazione del settecentesco “Gran Tour” che poneva Napoli come tappa ineludibile nella formazione di un giovane.
La pandemia ci ha insegnato che con scelte decise la natura ha impiegato pochi mesi a recuperare se stessa: una lezione da tenere ben presente per la Napoli che verrà.

Nel progetto ci sono anche una nuova riorganizzazione dei centri sociali dove i giovani lavoreranno, la mattina facendo da asili nido per i bambini, nel pomeriggio sera per assistere e donare socialità agli anziani con varie iniziative, un ritorno della cassa armonica a luogo di concerti per i turisti e la “liberazione” della Villa Comunale, un lungomare con tanti solarium e circolazione ridotta, linee metro sul mare attraverso gozzi elettrici per collegamenti costieri, e contratti di impiego per gli artisti al posto dei bandi che vincono sempre i soliti.
Ma questi punti sono un po’ difficili da spiegare in breve e potrebbero essere fraintesi, dunque rinvio alla presentazione ufficiale alla stampa che verrà fatta più avanti.

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