NAPOLI – “Lo scorso marzo, il Paese è stato chiamato a confrontarsi, d’improvviso, con un’emergenza sanitaria senza precedenti di memoria, di proporzioni tali da rendere inutili ordinarie misure di intervento. Il peso devastante della prima ondata di contagi si è abbattuta con violenza sui presidi ospedalieri, già fragili per via della inadeguata politica sanitaria degli ultimi venti anni. È ai fatti la tenacia con la quale il personale sanitario ha fronteggiato le difficoltà, dando prova di valore, resistenza fisica e coraggio. Nonostante la carenza di dispositivi di protezione, ha affrontato il rischio per la propria incolumità, con senso di responsabilità. Oggi, passata (auspicabilmente) la tempesta, gli enormi passi compiuti si notano con maggiore evidenza. Il servizio prestato alla comunità da chi ha conquistato la medaglia simbolica d’eroe non va dimenticato. Deve restare memoria dell’impegno che ha consentito il superamento dell’emergenza e il contenimento delle perdite”.

Lo afferma a nome di Meritocrazia Italia il presidente Walter Mauriello.

“Quell’impegno – continua – merita riconoscenza anche in termini di retribuzione premiale. Per altro verso, non si può ignorare il rischio che il problema si riproponga ed è essenziale evitare che un nuovo aumento dei contagi travolga la sanità come accaduto nei mesi scorsi. Per questo, è essenziale non soltanto predisporre infrastrutture e apparecchiature adeguate, ma anche dare alle donne e agli uomini impegnati in questo sforzo sicurezza e protezione di natura economico-familiare”.

“È necessario – invita Mauriello – che il personale medico e sanitario possa contare su bonus e contributi utili a far fronte alle spese legate alla quotidiana gestione della famiglia. Questi contributi dovrebbero essere erogati anticipatamente, nella consapevolezza che soltanto la tranquillità relativamente al benessere dei propri cari consentirà al personale sanitario di affrontare l’emergenza con la necessaria concentrazione e serenità”.

In questa prospettiva Meritocrazia Italia propone anche di
porre in essere in maniera preventiva misure a sostegno delle categorie di lavoratori già beneficiarie del bonus baby sitting;
pianificare in maniera congrua gli acquisti di DPI e ogni misura di riduzione del rischio per gli operatori del settore sanitario.
operare fin da subito uno screening in tutte le situazioni potenzialmente a rischio.

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