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NAPOLI – La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo sui video pubblicati ieri da Fanpage che mostrano presunti passaggi di banconote e altro materiale elettorale all’esterno di alcuni seggi elettorali in diversi quartieri della città domenica scorsa in occasione delle amministrative.Al momento non vi sono indagati nè ipotesi di reato. Con questa sono tre le indagini che la Sezione reati contro la Pubblica amministrazione, coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, sta conducendo sulle elezioni a Napoli: gli altri fascicoli riguardano le primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco (anche questa iscritta al modello 45, ovvero senza la formulazione di ipotesi di reato) ed il presunto voto di scambio che ha portato ieri alla perquisizione dei comitati elettorali e delle abitazioni di due candidate del Pd, Anna Ulleto (in lizza per il Consiglio) e Rosaria Giugliano (Municipalità Mercato Pendino) indagate per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.”Dopo aver visto il video di FanPage, che denuncia brogli in seggi nella maggioranza dei quali è uscito vittorioso il sindaco uscente, e dopo aver analizzato flussi elettorali anomali a favore del sindaco uscente, che ha vinto in zone della città dove solitamente si parla di voto controllato, ho sentito il dovere di chiamare il Prefetto di Napoli, Gerarda Maria Pantalone, e il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

A entrambi, come sto facendo da diverse settimane, ho ribadito la mia preoccupazione relativamente a tentativi di inquinamento e condizionamento del voto. Ho anche espresso la mia vicinanza alle forze dell’ordine e di polizia, preposte a garantire il corretto svolgimento delle operazioni di voto, che domenica scorsa hanno svolto un lavoro encomiabile e lo stesso faranno domenica 19. E’ inaccettabile che altri candidati abbiano provato a delegittimare il ruolo di Prefetto e uomini in divisa, inviando ronde di antagonisti ed estremisti fuori dai seggi per provare a militarizzare il voto ed intimidire gli elettori. Si tratta di un’operazione molto pericolosa di delegittimazione delle istituzioni e di negazione della democrazia e della partecipazione.  Tra l’altro è singolare che queste ronde non abbiano segnalato che nei quartieri a rischio voto controllato abbia stravinto il sindaco uscente. I conti non tornano, per questo c’è bisogno di un’attenzione straordinaria per garantire il voto pulito, per combattere il puzzo di voto inquinato, per impedire che la camorra, che in questi cinque anni ha potuto controllare incontrastata intere zone della città, provi a mantenere le mani sul potere. Il mio primo obiettivo è riportare l’etica a Palazzo San Giacomo che in questi cinque anni è stato scosso da una questione morali senza precedenti”. Così, in una nota, Gianni Lettieri, imprenditore e candidato sindaco a Napoli.”I Verdi che hanno attivato una mail, puliamoilvoto@libero.it, dove inviare segnalazioni di compravendita o altri brogli nel corso delle elezioni confermano le vicende segnalate nel video denuncia di fanpage sulla presunta compravendita di voti durante le amministrative a Napoli”.Ad dichiararlo i Verdi della Campania in una nota firmata dai portavoce regionali, Benedetta Sciannimanica e Vincenzo Peretti, dai portavoce cittadini, Stefano Buono e Stefania Zenga, dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e dal capolista al Consiglio comunale di Napoli, Augusto Lacala. Il Sole che ride ha realizzato un vero e proprio dossier su una serie di irregolarità e denunce. “In particolare confermiamo la circostanza che riguarda il pallonetto di Santa Lucia. Durante le votazioni domenica mattina un gruppo di circa 5 loschi figuri (di cui due molto corpulenti e tatuati con tipici disegni di chi è stato in galera), hanno presidiato l’incrocio poco distante dal seggio di piazzetta Salazar scuola Istituto d’arte “Palizzi” proprio dove vota il Pallonetto di Santa Lucia”. Qualche anziano è stato sentito mentre diceva: “bbuon, vint’euro!”. “Alle ore 11 circa i tre poliziotti avanti alla scuola, che avevano già visto la scena, allertati da un gruppo di cittadini attivi, sono intervenuti anche con le volanti per identificarli e invitarli ad allontanarsi. Alle ore 12 la scena è continuata un po’ più su” racconta il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che si è fatto mettere rappresentante di lista proprio nei seggi a rischio del Pallonetto.”Sono anni che ci battiamo contro questo sistema che permise in passato anche l’elezione a furor di popolo dell’allora consigliere di Forza Italia Alajo poi arrestato per lo scandalo dei falsi invalidi” conclude Borrelli. “Sono orgoglioso della nostra battaglia politica per la legalità e contro il voto di scambio che, alla luce dell’inchiesta a carico di alcune candidate, comincia a dare i primi frutti”. E’ quanto afferma Salvatore Ronghi, promotore di Napoli Capitale, che aggiunge: “prima ancora della presentazione delle liste, abbiamo allertato la Prefettura di Napoli sull’emergenza democratica che avrebbe caratterizzato queste elezioni comunali, con l’inquinamento del voto di scambio particolarmente nei quartieri popolari della città. Un’emergenza, determinata dalla scomparsa dei partiti e dei codici etici, che non riguarda solo il Pd, ma che rappresenta un ‘sistema’ articolato che si manifesta attraverso diversi strumenti, dalle promesse di posti di lavoro, alla assegnazione di case popolari, alla dazione di denaro o di beni alimentari. Un ‘sistema’ che – sottolinea Ronghi – è  alimentato dalla frenetica corsa alle cosiddette liste civiche  con la conseguente impossibilità a verificare  i percorsi sociali e morali delle migliaia di ‘candidati per caso’, che scendono in campo”. “Sarà la magistratura a fare chiarezza sulle ipotesi di reato – aggiunge  Ronghi -, ma  è la politica ad avere la principale responsabilità etica e sociale. Ecco perchè occorre tornare ai veri partiti identitari e valoriali: obiettivo per il quale stiamo lavorando, come  movimento politico Azione Nazionale, per riportare quella Politica sociale e di governo necessaria per guidare un Paese in crisi come il nostro”.

 

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