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NAPOLI – “Che senso ha pensare di rappresentare la filiera della mozzarella passando per cinque province? Come si sviluppa un progetto di attività turistica affrontando le piccole gelosie dei Comuni?

 I confini frenano l’, siamo pronti a creare comunità in Campania e la Cna  di Napoli è la prima a mettere in discussione se stessa”. Così Giuseppe Oliviero, presidente di Cna Napoli, ha introdotto l’assemblea della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa  che alla Mostra d’Oltremare di Napoli ha lanciato il processo di autoriforma in Campania, puntando al superamento delle cinque Cna provinciali per arrivare a una confederazione unica regionale: “un percorso che inizia oggi ma che vogliamo abbia delle scadenze certe”, spiega ancora Oliviero.  All’assemblea è intervenuto anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ha sottolineato come “al Sud – ha detto –  bisogna unirsi, questo è anche il lavoro che facciamo come città metropolitana. I confini vanno molto attenuati, questo vale per i comuni m anche per il mondo dell’economia e del sociale, soprattutto in un sud non è al centro delle politiche nazionali. Unione, cooperarazione, innovazione, devono essere le parole che ci facciano stare insieme anche in rapporto forte con realtà istituzionali”. La riforma campana è stata sottolineata anche dal segretario nazionale di Cna Sergio Sivestrini: “Oggi la Campania decide di fare un passo verso il futuro e la modernità – ha detto – avviando il superamento di anguste logiche territoriali. Cna si adegua alle novità per dare risposte di qualità alle nostre imprese, per essere all’altezza della proposta che le istituzioni si aspettano da noi. Mi fa piacere che oggi sia Napoli e la Campania a essere tra le prime grandi regioni, insieme a Piemonte, Lazio, Umbria e Marche, che si muovono nella direzione da noi auspicata”.Per Francesco Geremia, segretario di Cna Caserta: “Seguiamo una logica -ha detto – che ci porti a rispondere meglio alle esigenze delle imprese sul piano dei servizi e della rappresentanza. Il sistema economico e produttivo della nostra regione è cambiato e anche noi introduciamo nell’esperienza di Cna elementi di novità sul piano organizzativo e del posizionamento strategico. E un manovra complessa, ma va sottolineato il convincimento da parte i tutti che fermi non si può stare”. 

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