EAV

NAPOLI – “Quella di oggi rappresenta una giornata di straordinaria importanza, un vero miracolo: chi avrebbe immaginato un anno di fa di poter saldare tutti i debiti? L’Eavbus è fallita e questa azienda aveva lo stesso destino ma riusciremo a farla diventare la prima azienda in Italia per efficienza del servizio e con il bilancio in attivo”.

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che lunedì mattina ha firmato le transazioni per consentire l’immediata riapertura dei cantieri bloccati sulla rete Eav.“Abbiamo tante sigle sindacali, mi pare otto e con altre tre facciamo la squadra di pallone – ha ironizzato il governatore – e a loro dico che dobbiamo fare le persone serie perché non abbiamo tempo da perdere. Abbiamo salvato 3mila dipendenti più i 20mila occupati nell’indotto. Dobbiamo riuscire a fare nuove assunzioni, creare lavoro per i giovani. Dobbiamo fare un servizio coordinato con gli scavi, dobbiamo fare le persone serie. Qualche piccolo settore conserva cattive abitudini del passato ma dobbiamo superarle. Basta con i giochi di prestigio. Non c’è nessuna legge divina che ci costringe ad essere cialtroni”.“A voi – si è poi rivolto ai dirigenti dell’azienda – chiedo puntualità tedesca: vogliamo sapere il mese, il giorno e l’ora per sapere la conclusione dei lavori. Se riusciamo a chiudere tutte le situazioni debitoria saremo avanti a tutte le aziende lombarde, sarà una soddisfazione per me. Inoltre, Questa operazione e insisto 16 mesi fa, settembre 2015. Abbiamo preso di petto alcune delle eredità drammatiche del passato, insieme a emergenza ecoballe e debito sanitario. Abbiamo lavorato anche con i gruppi parlamentari per strappare altri 600milioni di euro”.Per De Luca fondamentale è continuare a lavorare per rilanciare il settore dei trasporti in Campania: “La sostanza è che impieghiamo oltre 170 milioni di euro per le transazioni ma la cosa straordinaria è che riapriamo cantieri per 600 milioni di euro, immettiamo a Napoli e in Campania lavoro e risorse. Siamo arrivati al punto di perdere 3 milioni di euro senza fare acquisti e la maggior parte di questi cantieri è fermo da cinque anni. Partiranno venti cantieri e nell’arco di due mesi almeno cinque cantieri”.“Abbiamo visitato la stazione stamattina, mi pare dignitosa ma i treni no, alcuni – ha continuato poi con una battuta – risalgono a Vittorio Emanuele III o a Badoglio. Ci saranno cantieri che arriveranno a Santa Maria, nell’Alto casertano è così via. Mettiamoci a lavorare: abbiamo un obiettivo, perseguiamolo”.

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