POLIZIA

NAPOLI – “Abbiamo condizioni per investire e creare lavoro a Sud che sono di una convenienza senza precedenti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, parlando al convegno promosso da “Il Mattino”, a Napoli.“C’e’ un certo numero di studenti che va a lavorare e studiare all’estero. Dobbiamo far si’ che non sia una triste condanna ma una scelta reversibile”. Il presidente del Consiglio, a Napoli, prosegue: “Questo deve essere il nostro obiettivo, perche’ poi noi incoraggiamo gli studenti stranieri a venire in Italia: ne abbiamo 815mila a scuola, moltissime universita’ si pregiano di avere studenti stranieri che studiano l’italiano. Sappiamo che le nostre universita’ rispondono moltiplicando i corsi in lingua inglese. La questione non e’ quella di lamentarsi che ci siano delle occasioni di studio e di lavoro all’estero, ma queste spinte debbono essere una libera scelta tra varie opportunità”.

 

 

 “Per affrontare le dimensioni del problema della disoccupazione giovanile al Sud dobbiamo fare di più, il quadro legislativo attuale è del tutto insufficiente”. Cosi il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, durante il forum “Avere 20 anni al Sud”, promosso dal quotidiano “Il Mattino” al Teatro Mercadante di Napoli.

 

Il presidente cita dati impressionanti: 200mila giovani laureati andati via negli ultimi 15 anni dal Mezzogiorno. Se il Centro Nord ha recuperato i posti perduti negli anni della crisi, nel Sud invece si registrano 400mila unità al di sotto. “Rischiamo la desertificazione delle aree interne, di perdere il capitale umano piu’ prezioso che abbiamo. L’Italia – aggiunge De Luca – ha vinto la prima sfida, quella di uscire dalla crisi anche grazie alla Campania che nel 2016 ha fatto registrare un aumento del Pil del 2 per cento. Il problema è che siamo davanti alla sfida più difficile, recuperare il divario di sviluppo e produttivita’ rispetto alla Germania, alla Francia. Abbiamo invertito la rotta, ma ora la sfida è raggiungere le giuste percentuali per fermare l’emorragia di giovani verso il Nord e verso l’estero”. Per il presidente De Luca è necessaria una riforma strutturale: “liberare l’Italia dal groviglio burocratico, amministrativo, giudiziario che paralizza questo Paese e svecchiare la Pubblica Amministrazione.”

Intanto oggi decine di giovani, precari, studenti e disoccupati di questa città volevano manifestare pacificamente contro la conferenza organizzata dal Mattino alla presenza del premier Gentiloni, del presidente della Regione De Luca, del leader di Confindustria Boccia. 

All’arrivo al Mercadante però, siamo stati fermati violentemente dai plotoni delle forze dell’ordine che ci hanno spinto e caricato, fermando un ragazzo attualmente ancora in Questura in stato di fermo. 

Eppure volevamo solo intervenire in un convegno che parlava direttamente della nostra generazione, avere 20 anni al Sud significa non trovare lavoro, se non spesso a nero a 3 euro l’ora, significa non avere nessuna prospettiva se non quella di scappare via per provare a conquistarsi un futuro migliore, significa vivere in territori completamente abbandonati dalle istituzioni e controllati dalla criminalità organizzata, significa avere la consapevolezza che l’intera classe politica di questo paese è responsabile di questa situazione. 

Dal pacchetto treu alla legge biagi fino al jobs act, le riforme del lavoro attuate proprio negli ultimi 20 anni hanno contributo a distruggere il nostro futuro. 

Per non parlare del mondo dell’istruzione, letteralmente massacrato con le ultime riforme, in primis la Buona Scuola che ha istituito lo sfruttamento gratuito del lavoro minorile spacciandolo per formazione mentre si viene mandati a confezionare bottoni e friggere le patatine per Mc Donalds! 

“Siamo la generazione che non vedrà mai un lavoro stabile e dignitoso, la generazione condannata a non potersi nemmeno immaginare la pensione, la generazione costretta troppo spesso a lasciare casa e affetti per provare a trovare altrove una prospettiva, la generazione che non può permettersi più di studiare all’università perchè non ci sono borse di studio, mense, alloggi. 

Siamo però per questo convinti che solo organizzandoci noi potremo ribaltare le cose, allora, cari Gentiloni, De Luca, Calenda, fatevi da parte. A rimediare al male che ci avete fatto voi è meglio se cominciamo a pensarci noi.”

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