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NAPOLI – Parte da Napoli la sfida alle trivelle in vista del referendum del prossimo 17 aprile. Stamane conferenza stampa in comune alla presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris del vicesindaco del giudice e dell’assessore Piscopo. Palazzo san Giacomo invita a votare per il Si, sull’abrogazione della legge sulle trivellazioni solo per le parole “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”.

La norma sottoposta a referendum abrogativo si trova nella legge di Stabilità 2016. L’oggetto del referendum del 17 aprile sono solo le trivellazioni che effettuate entro le 12 miglia marine (che corrispondono a circa venti chilometri). Non sono quindi la maggior parte delle trivellazioni in acque italiane, complessivamente 66 e collocate soprattutto oltre le 12 miglia, e dunque fuori dal referendum. Secondo la normativa vigente oggi scaduta la concessione finisce la trivellazione.Il provvedimento del governo Renzi, cioè la norma inserita nella legge di stabilità, dice che anche quando il periodo concesso finisce, l’attività può continuare fino a che il giacimento non si esaurisce.I referendari chiedono che questa novità sia cancellata e si torni alla scadenza “naturale” delle concessioni.

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