NAPOLI – E’ continuato oggi, in commissione Bilancio, il confronto sulla delibera di Giunta che propone al Consiglio di approvare il bilancio consolidato del Comune per l’esercizio 2016. Oggi, con il dirigente del servizio Partecipazioni Gianfranco Dentale, focus su due delle aziende che consolidano il bilancio con quello del Comune – Asìa e Napoli Servizi -; il prossimo incontro, prima della seduta del Consiglio dedicata al bilancio consolidato, sarà con i Revisori dei conti che stanno elaborando la propria relazione sul documento che, per la prima volta dopo la riforma della contabilità degli enti locali, arriva all’esame del Consiglio comunale.

Delle quattro società (ABC, Asìa, Napoli Holding e Napoli Servizi) che, insieme alle quattro in liquidazione (Consorzio di depurazione, Elpis, Napoli Sociale e Terme di Agnano), cosolidano i propri bilanci con il rendiconto del 2016 del Comune (società capofila del cosiddetto Gap – Gruppo Amministrazione Pubblica del Comune), oggi in commissione Bilancio sono stati illustrati i risultati di gestione così come risultano dai documenti che gli uffici contabili di Palazzo san Giacomo hanno acquisito per redigere il bilancio consolidato che ha a riferimento il 2016. E’ la norma – il decreto legislativo n. 118 del 2011, con le sue successive modifiche e circolari applicative – che consente al Comune di utilizzare i dati di bilancio delle società comunali o che hanno partecipazioni comunali così come risultano al momento della redazione del consolidato. Nel caso di Asìa Napoli e di Napoli Servizi, gli uffici contabili hanno tenuto a riferimento, per Napoli Servizi, il documento contabile predisposto dall’amministratore unico per l’approvazione da parte dell’assemblea dei soci e, per Asìa, il consuntivo approvato dalla stessa assemblea.

La discussione nell’ambito della commissione ha però ripreso i termini generali del dibattito sui tempi messi a disposizione dei revisori dei conti e dei consiglieri per la redazione della relazione dei revisori contabili al consolidato, che costituisce un atto “endoprocedimentale”, e per l’esame da parte dei consiglieri prima della decisione in Consiglio. Su questi aspetti, la presidente Mirra ha dato lettura del parere espresso dal Segretario generale del Comune a seguito della richiesta della conferenza dei capigruppo. In sintesi, il parere mette in rilievo che i revisori dei conti possono esprimersi anche in meno dei 20 giorni che il Comune è tenuto ad assegnare per la relazione, ma anche che ai consiglieri deve essere dato un congruo tempo per approfondire gli atti. Su quest’ultimo aspetto, i consiglieri Brambilla (Mov. 5 Stelle) e Moretto (Prima Napoli) hanno ribadito tutte le perplessità già espresse sui tempi di discussione in Consiglio (il prossimo 5 ottobre) e, inoltre, confermato: che sarebbe auspicabile, proprio per la complessità e innovatività del documento, un esame più approfondito da parte dei consiglieri, con il supporto dei revisori dei conti (Moretto); che la documentazione a supporto dell’atto è monca, ad esempio, della relazione dei revisori non ancora pervenuta, e presenta numerose incongruenze oltre a non tener conto delle reali condizioni delle partecipate comunali (Brambilla).

Il dirigente del servizio partecipazioni Dentale, dopo aver riassunto la natura tecnica dell’atto proposto e ricordato il carattere informativo del documento l’ente capofila e le società che l’hanno a riferimento, ha esposto brevemente le risultanze che il consolidato espone per Napoli Servizi e Asìa. Nel primo caso, emerge dai dati disponili che la società chiude per il terzo anno un bilancio in positivo, caratterizzato da un utile ridotto (del resto si tratta di una società in house che non deve produrre utili ma servizi) principalmente a causa dell’accantonamento di risorse per il rischio contenziosi. Nel caso di Asìa, gli utili consistenti hanno nei precedenti 4 anni consentito di assorbire le perdite: per l’ultimo anno, il 2016, si tratta di oltre 2 milioni di euro, un risultato conseguito grazie al nuovo contratto di servizi con il Comune e a misure gestionali di efficientamento.

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