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QUARTO- La coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Quarto di Massimo Carandente Giarrusso ha proposto appello al Consiglio di Stato avverso la decisione del Tar Campania di conferma del provvedimento di ricusazione dello stesso Giarrusso  e conseguente esclusione dalla competizione elettorale.

 

Così l’avvocato Luigi Rossi, leader della lista civica Protagonismo Sociale: «Continua ad essere ribadita l’assoluta esistenza di ogni profilo giuridico di candidabilità ed ammissione alla competizione elettorale, che la commissione mandamentale prima, ed il Tribunale amministrativo in successione, hanno negato con argomentazioni del tutto inaccettabili in particolare alla luce del diritto sancito dall’articolo 51 della Costituzione che difende l’elettorato passivo. In particolare, è inconcepibile che un cittadino, giammai iscritto nel registro degli indagati, e quindi completamente estraneo ad ogni fattispecie penalmente rilevante, dopo aver saltato diversi turni elettorali a causa di una pronuncia irragionevole e scellerata, debba continuare a pagare un prezzo così alto non inflitto a chi oggi, dopo svariate condanne, continua indisturbato a svolgere attività politica. Seguendo il ragionamento proposto dalla commissione e confermato dal Tar, Giarrusso sarebbe incandidabile per altri dieci anni circa, mentre si sarebbe potuto tranquillamente e legittimamente candidare nella tornata elettorale di Quarto del 2015. E’ evidente che una siffatta interpretazione non solo è contraria ai principi ispiratori del nostro ordinamento, ma addirittura appare come una persecuzione medievale dal sapore squisitamente inquisitorio, con buona pace di ogni declamato profilo di trasparenza e garanzia elettorale. Si confida che la Giustizia possa finalmente trovare la sua massima espressione nella sede adita e consentire a Giarrusso di tornare ad esercitare democraticamente i suoi legittimi diritti». La decisione è attesa per i prossimi giorni.

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