NAPOLI – Per una panoramica sui lavori nell’ambito del grande progetto Centro storico sito Unesco ed una analisi dei problemi connessi ai lavori in corso, le tre commissioni consiliari Diritto alla Città, Infrastrutture e Cultura hanno oggi incontrato l’assessore alle Politiche urbane Carmine Piscopo e il dirigente del servizio Progettazione urbanistica esecutiva Massimo Santoro. Alla riunione ha partecipato l’architetta Migliaccio della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio.

La presidente della commissione Diritto alla Città Eleonora De Majo ha ricordato il percorso seguito finora, sempre incrociato con Cultura e Infrastrutture, e l’approfondimento fatto su alcuni dei cantieri in corso, in particolare piazza Mercato e Porta Capuana; molte volte proprio sui lavori in corso nell’area di Porta Capuana si è soffermata anche la commissione Infrastrutture, il cui presidente, Nino Simeone, ha segnalato la necessità di un maggiore coordinamento tra gli uffici, tra quelli centrali e le Municipalità, nonché tra Comune e gli enti che a vario titolo svolgono lavori nelle strade, per prevenire e/o ridurre al minimo i disagi per i cittadini, soprattutto dal punto di vista della mobilità; ma anche sul decoro e sulla salvaguardia, con opportuni controlli, di quanto già realizzato, per la presidente della Cultura Elena Coccia, è necessario tenere viva l’attenzione per non replicare quanto già avviene in aree centrali, come via Toledo, che presenta molti problemi dal punto di vista dell’ambiente (la presenza di campane per la differenziata la trasforma spesso in una discarica) e della natura delle attività commerciali, con un’invasione di attività legate al cibo.

Prima che l’architetto Santoro fornisse alle commissioni una panoramica sullo stato di attuazione dei 27 interventi che compongono il Grande progetto centro storico – valorizzazione del Sito Unesco, l’assessore Piscopo ha voluto ricordare che l’attuazione del grande progetto è complessa perché si interviene non solo sul restauro di monumenti ed edifici storici, ma anche sul tessuto urbano e sulla gestione degli spazi pubblici; di qui la necessità di una forte integrazione tra tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dalla Soprintendenza, che sta mostrando grande attenzione alle problematiche di volta in volta affrontate. Anche l’architetta Migliaccio ha sottolineato che Comune e Soprintendenza stanno lavorando insieme da tempo sul progetto che è di grande rilevanza, anche se non abbastanza conosciuto dai cittadini nella sua complessiva rilevanza. E’ positivo anche, ha continuato l’assessore Piscopo, il confronto nelle commissioni consiliari che di volta in volta hanno richiamato l’attenzione su aspetti importanti. Luoghi e procedure per il coordinamento degli interventi esistono, ad esempio, la conferenza dei servizi presso le Infrastrutture; va rafforzato quello con le Municipalità che sono competenti per i micro cantieri (estranei al grande progetto), ad esempio per i sottoservizi. In risposta ad alcuni dei problemi sollevati nel dibattito, l’assessore Piscopo ha comunicato che i tempi di permanenza della pubblicità sulle Torri Aragonesi sono dettati dalla Soprintendenza e che, scaduto il periodo, saranno rimosse, che su via Toledo con l’assessore competente Panini e la Confcommercio si sta elaborando un nuovo piano di ambito commerciale, infine, che un piano di Castel Capuano sarà destinato a museo (tutte e tre le problematiche erano state sollevate dalla presidente Coccia).

Anche i consiglieri intervenuti hanno sottolineato: la necessità di coinvolgere maggiormente le Municipalità interessate in tavoli permanenti sui cantieri e sulle loro implicazioni, mentre andrebbe fatta una programmazione annuale con i vari enti che gestiscono lavori nei sottoservizi e valutata la possibilità che i lavori siano portati avanti nel mese di agosto per ridurre al minimo i disagi per i cittadini (Frezza di Riformisti democratici con de Magistris); che occorre vigilare sui lavori che ditte, spesso in subappalto, effettuano sulle strade per evitare danni gravi, come quelli sui basoli per lavori a Montesanto, e rafforzare l’attenzione sulla posa in opera delle pavimentazioni stradali (Vernetti di Dema); la stanchezza di cittadini, operatori e commercianti per il protrarsi dei cantieri che interessano tutta la città e la necessità di coordinare, anche con un piano traffico, l’apertura degli stessi nonché di vigilare, attraverso un più incisivo intervento della Polizia Locale, sugli orari di carico e scarico merci e sui divieti di sosta per arginare situazioni davvero difficili, come quelle che si registrano a San Giovanni a Carbonara (Langella di Agorà); l’opportunità che i condomìni privati attivino polizze assicurative per i danni causati dalle scritte sui muri che non hanno a che fare con la street art ma con il vandalismo di vere e proprie bande, mentre per i monumenti occorre che le istituzioni si attivino al più presto e prevengano gli episodi con la videosorveglianza (Troncone, gruppo Misto).

Sullo stato di attuazione degli interventi, che hanno avuto una forte accelerazione negli ultimi due anni, con l’apertura di 10 cantieri, l’architetto Santoro ha fornito una dettagliata relazione. Alcuni interventi sono stati ultimati (Complessi di Santa Maria della Colonna e di Santa Maria Maggiore, Cappella Pignatelli, Insula del Duomo, ora in fase di collaudo, Chiesa del Monte dei Poveri).

Presto apriranno i cantieri per il restauro delle Mura Aragonesi di Porta Capuana, mentre sono in fase avanzata di progettazione gli interventi per il complesso di Santa Maria della Pace, dell’ex Asilo Filangieri, della Chiesa di Santa Croce al Mercato, del Tempio della Scorziata.

Stanno per essere bandite le gare per la progettazione esecutiva per il Complesso di San Lorenzo Maggiore e di Santa Maria La Nova, così come per l’area del centro storico interessata dalla ZTL; deve essere bandita la gara per le Chiese che insistono nel centro antico di competenza della Curia Arcivescovile; sono state aggiudicate le gare per il Complesso degli Incurabili e quella per San Lorenzo Maggiore; per il Teatro antico di Neapolis il Provveditorato alle Opere Pubbliche sta predisponendo la gara per l’assistenza archeologica.

Sono stati sospesi i lavori nel Complesso di San Paolo Maggiore (per il recente crollo che ha portato al sequestro giudiziario), mentre per il complesso dell’Annunziata/Ascalesi dovrà essere riassegnato l’appalto dopo recenti sentenze amministrative; per il Teatro Antico di Neapolis dovrà essere predisposta una nuova aggiudicazione.

In corso, sono i lavori per: Castel Capuano, il Complesso dei Girolamini, la Chiesa di san Pietro a Majella, la Chiesa di San Pietro Martire e quella dei santi Cosma e Damiano.

Sono, infine, in corso i lavori dei tre lotti che riguardano il rifacimento delle strade e che assorbono 30 milioni di euro, un terzo dell’intero finanziamento: Piazza Mercato (dove sono stati inseriti i basoli di pietra etnea essendo esauriti quelli di pietra vesuviana), le strade dell’area di san Gaetano e dell’Anticaglia, quelle dell’area di Porta Capuana; per queste porzioni di strade molto piccole e strette, la strategia è quella di affrontare e concludere piccole porzioni di intervento per volta in modo da evirare i disagi per cittadini e operatori commerciali.

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