borrelli

NAPOLI – “Ora basta, non possiamo continuare a mettere a rischio la salute dei bambini della nostra regione, ma anche quella di anziani e di altre persone più a rischio, e bisogna pensare a misure che riducano i rischi derivanti dalla mancata vaccinazione contro malattie che pensavamo ormai scomparse, come dimostra l’allarme lanciato dai pediatri per il rischio di un’epidemia di morbillo che può avere molte complicazioni, anche mortali”.

Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, per il quale “la Regione Campania deve seguire l’esempio dell’Emilia Romagna dove è in discussione un progetto di legge regionale per vietare l’iscrizione all’asilo ai bambini che non sono stati vaccinati”.“Sono ormai migliaia i genitori che decidono di non vaccinare i bambini, seguendo le strampalate tesi che circolano in internet, già ampiamente smentite dalla comunità scientifica internazionale, e aumenta sempre di più il rischio che i bambini non vaccinati, ma anche altri, inconsapevoli, possano essere colpiti da malattie che sembravano ormai scomparse in Italia e rischiare gravi conseguenze e addirittura la morte” ha aggiunto Borrelli annunciando: “nei prossimi giorni porterò all’attenzione della Commissione sanità una proposta di legge regionale per vietare l’iscrizione all’asilo dei bambini non vaccinati, sulla falsariga di quel che stanno facendo in Emilia Romagna”.“In questo modo non elimineremo i rischi di contagio, ma di certo li ridurremo sensibilmente visto che gli asili sono spesso il luogo ideale per trasmissioni di malattie” ha aggiunto Borrelli certo che “sulla proposta di legge ci sarà sicuramente un’ampia convergenza da parte di tutte le forze politiche presenti in Commissione prima e in Consiglio dopo”.“Una vera soluzione si avrà solo se si renderanno obbligatorie per legge tutte le vaccinazioni previste dal Servizio sanitario nazionale” ha precisato Borrelli sottolineando che “non era stato previsto l’obbligo per le vaccinazioni introdotte negli ultimi decenni in quanto si riteneva superfluo nel periodo in cui sono state introdotte, quando la diffidenza verso i vaccini, dovuta all’ignoranza, era considerata del tutto sconfitta”.“E invece c’è ancora bisogno dell’intervento legislativo e in Regione, ma anche in Parlamento, ognuno deve fare la propria parte e assumersi la responsabilità di approvare, in tempi brevi, leggi che permettano di salvare la vita di tante persone più deboli, a cominciare dai bambini” ha concluso Borrelli.

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