NAPOLI – Presieduta da Elena Coccia, la commissione Cultura ha incontrato diversi operatori del settore teatrale per discutere della situazione del Mercadante, Teatro Nazionale dal 2015, e della prospettiva di farne una fondazione, con uno statuto che tuteli adeguatamente tutte le parti coinvolte.

Un settore che conta circa 350 compagnie dal vivo, per un totale di 12.000 lavoratori: questo lo spaccato della realtà teatrale napoletana, della quale diversi rappresentanti erano presenti oggi in commissione cultura per discutere con il Presidente del CdA del Mercadante, Valter Ferrara, ed il Consigliere di Amministrazione, Patrizio Rispo, delle attuali prospettive dello Stabile, anche alla luce delle notizie circolate sulla stampa relative alle difficoltà finanziarie in cui versa. Molte le richieste e le preoccupazioni manifestate dagli operatori teatrali intervenuti: Antonella Stefanucci ha evidenziato l’importanza che il teatro diventi finalmente uno spazio di rotazione democratica tra tutte le compagnie presenti in città, mentre Costanza Boccardi ha chiesto con fermezza alla commissione di effettuare una verifica accurata dei conti del Mercadante, per la tutela dei contribuenti e delle compagnie che da anni non vengono pagate, necessario anche un controllo costante sulla costituzione in corso della fondazione, un’operazione che – secondo Sara Sole Notarbartolo – deve portare alla creazione di uno statuto che tuteli adeguatamente gli artisti che collaborano con lo stabile. Andrea De Goyzueta, la cui compagnia è creditrice del Mercadante dal 2010, ha ribadito la necessità di tutelare il ruolo del teatro pubblico napoletano, mentre Angelo Laurino ha ricordato le molte realtà sul territorio che sostengono in maniera sommersa quelle produzioni che al Teatro Mercadante non ricevono adeguata visibilità. Indegne sono state definite da Michele Petriccione, rappresentante della CGIL, le condizioni contrattuali alle quali devono sottostare gli operatori del teatro, in un contesto di mancato rinnovo del contratto nazionale.Da parte di tutti è stata però posta la questione centrale di un ruolo attivo dei tre soci del Mercadante (Comune, Città Metropolitana e Regione) per avviare una seria politica culturale sullo stabile e garantire la certezza dei trasferimenti dovuti. Da questo punto di vista, il consigliere Francesco Vernetti (De Magistris Sindaco) ha dichiarato che sono maturi i tempi per una nuova azione teatrale del Comune di Napoli, e della necessità di avviare una consulta dei teatri napoletani per analizzare tutti i temi aperti, mentre la consigliera Francesca Menna (Movimento 5 Stelle) ha denunciato le forti inefficienze organizzative emerse anche da una recente interrogazione effettuata alla Regione Campania sui finanziamenti non trasferiti allo Stabile.Valter Ferrara ha parlato dell’avvio di una nuova stagione per la politica teatrale in città, ma sono necessarie alcune misure urgenti, come la creazione di una struttura pubblica regionale di servizio per tutti i teatri, che aiuti a promuovere maggiore visibilità, spazi adeguati per ospitare scuole di teatro (è in corso la trattativa per l’acquisto del Politeama), produzioni di qualità ma anche maggiori guadagni. In questo senso, Patrizio Rispo ha confermato che la creazione della Fondazione, la costituzione di un fondo di garanzia e la redazione di un nuovo statuto vanno sicuramente nella direzione giusta.La Presidente Coccia ha invitato tutti i presenti a formulare un documento che contenga le tematiche trattate, per far si che diventi un ordine del giorno da proporre in Consiglio Comunale ed impegnare l’amministrazione ad una programmazione culturale rivolta ai teatri che si estenda anche all’area metropolitana.

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