alessiaquaglietta

NAPOLI – “A mio avviso il primo passo dovrebbe farlo il Comune di Napoli, anche perché nel 2009 ha costituito un tavolo di monitoraggio e controllo sulle affissioni pubblicitarie al fine di evitare quelle lesive ed offensive della condizione della donna, o a danno di minori e categorie protette. Ad oggi quel tavolo non funziona ed è x questo che mi sono fatta promotrice di un emendamento che integri il regolamento sulle pubbliche affissioni, che a breve verrà approvato da questa amministrazione, al fine di inserire sanzioni che fungano da deterrente per pubblicità o manifesti di questo genere, prevedendo anche che i proventi delle multe vadano a finanziare i CAV.” Così Alessia Quaglietta, consigliere comunale del Pd, componente della Consulta delle elette e della commissione cultura. ”

“Il Comune di Napoli non perde l’occasione nel fare scelte scellerate e contraddittorie. Prima di esprimersi con il beneplacito per patrocinare Napoli Moda Design, poteva, magari, informarsi sulla campagna pubblicitaria? Certo, si sa, ciò che conta per Palazzo San Giacomo è prendere la scena con i grandi eventi in città per mettere la polvere sotto il tappeto nascondendo i disagi, disservizi e lo stato in cui degenera Napoli”. Alcune testate giornalistiche nazionali e locali parlano del manifesto ‘sessista e volgare’ – ha proseguito – ed esponenti a vario titolo chiedono all’ordine degli Architetti di ritirare il patrocinio concesso. A mio avviso il primo passo indietro dovrebbe farlo il Comune di Napoli e soprattutto interrogarsi su quanto sia vanificato il lavoro che delle Commissioni, della consulta delle elette – ancora arenata sul problema della nomina del Presidente – e della delegata alle pari opportunità Simonetta Marino”.

“Nel regolamento sulle pubbliche affissioni, che verrà a breve adottato dal Comune di Napoli, mancava la parte relativa al monitoraggio nonché alle eventuali sanzioni nel caso di pubblicità lesive ed offensive della condizione femminile o a danno di minori e categorie protette – ha proseguito. Mi sono fatta promotrice di un emendamento che contenga la parte sul controllo, rifacendomi ad una delibera adottata nel 2009, che istituiva un tavolo di monitoraggio e controllo su bozzetti o messaggi pubblicitari prima della loro affissione. Ad oggi quel tavolo non è operativo e mi chiedo perché considerati gli accadimenti”.

“Le donne Verdi della Campania chiedono l’immediata eliminazione dell’immagine volgare e sessista utilizzata per promuovere il Napoli Moda Design. In un periodo storico dove ci sono donne che quotidianamente subiscono violenze, e i drammatici temi dei femminicidi e del revenge porn riempiono le cronache locali e nazionali, il messaggio che si offre ai giovani con questa inaccettabile scelta di comunicazione non è certamente quello di promuovere il rispetto per le donne”. Lo hanno dichiarato Fiorella Zabatta, vice sindaco di Pozzuoli e componente dell’Esecutivo nazionale dei Verdi e Marilena Schiano Lo Moriello esponente dei Verdi nella commissione pari opportunità della Regione Campania, entrambe componenti del gruppo delle donne Verdi.

“Chiediamo inoltre all’Ordine degli architetti della provincia di Napoli e alla Facoltà di Architettura dell’Università Federico II di ritirare il patrocinio concesso all’iniziativa per non legittimare una scelta a dir poco discutibile da parte degli organizzatori – concludono Zabatta e Schiano Lo Moriello”. “Probabilmente le istituzioni che hanno concesso i patrocini non erano neanche al corrente di questa locandina” conclude il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.

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