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“Quale futuro per le Città Metropolitane e le Province a 10 anni dalla L. 56/2014”

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Dieci anni fa veniva approvata la legge Delrio (n. 56 del 2014) che ha riorganizzato gli enti di ‘area vasta’, ovvero Province e Città Metropolitane: un compleanno che ha alimentato un vivace dibattito politico e prodotto disegni di legge che giacciono in Parlamento e che prevedono ulteriori correttivi volti a migliorarne il funzionamento.
Stamattina nella sala consiliare del complesso di Santa Maria la Nova a Napoli, si è tracciato il bilancio della “Riforma Delrio”, nata dall’esigenza di razionalizzare la spesa pubblica con l’introduzione dell’elezione di secondo livello e la conseguente gratuità delle cariche ricoperte dai consiglieri provinciali e metropolitani, grazie al convegno organizzato dalla Città Metropolitana di Napoli. A riflettere sul ruolo strategico svolto da questi Enti c’erano esponenti delle principali Città Metropolitane italiane, da Catania a Milano, da Roma a Torino.
“Le Città Metropolitane sono enti di prossimità ai cittadini e rappresentano un punto di riferimento per i rispettivi territori, e dobbiamo operare affinché lo diventino sempre più. Come Sindaco della Città Metropolitana di Napoli stiamo lavorando intensamente a favorire una stretta connessione tra Comuni e Città metropolitana, in base ad una visione condivisa per valorizzi l’apporto di ogni singola realtà all’interno di una cornice più grande. Il coordinamento dei Sindaci Metropolitani, costituito in seno all’ANCI e composto da tutti i sindaci delle città metropolitane, rappresenta uno strumento di raccordo politico e istituzionale utile a formulare proposte e sollecitare il Governo sulle tematiche di interesse. Si parla troppo spesso delle grandi Città, dimenticando le città medie e piccole: noi ci stiamo battendo invece per renderle protagoniste. Questa è la traccia da seguire per il presente e per il futuro. Il dibattito, a livello locale e nazionale, non può prescindere secondo me da questa impostazione” ha fatto sapere in un messaggio scritto il sindaco metropolitano Gaetano Manfredi.
Presenti in Aula i consiglieri metropolitani Marianna Salierno, Luciano Borrelli, Giuseppe Bencivenga, Marco Antonio Del Preite e Domenico Esposito Alaia, dirigenti metropolitani, sindaci e segretari comunali del territorio.
La vice prefetto Simonetta Calcaterra ha portato al convegno i saluti del Prefetto di Napoli Michele di Bari.
Il Sottosegretario di Stato all’Interno Wanda Ferro ha fatto giungere un suo intervento scritto in cui sottolinea “l’ormai ineludibile necessità di arrivare alla riforma. A tal fine, è stato costituito un Gruppo di studio che ho avuto l’onore di presiedere, composto da esperti, da rappresentanti dei ministeri coinvolti,  di ANCI, UPI e della Conferenza delle Regioni. Nel corso dell’attuale legislatura il Governo ha posto come urgente il tema delle autonomie e degli enti territoriali, individuando quale intervento prioritario il riordino e la revisione organica del TUOEL. La prospettiva seguita è quella di restituire a Provincie e Città metropolitane la propria dignità istituzionale mediante il ripristino delle loro originarie funzioni con il ritorno all’ elezione a suffragio universale e diretto del Presidente e del Consiglio provinciale, al fine di creare una connessione più stretta con i cittadini amministrati e con i territori”.
Nel corso del dibattito, moderato dal Segretario Generale della Città Metropolitana di Napoli Antonio Meola, ha partecipato in collegamento video Roberto Gualtieri Sindaco di Roma Capitale che ha sottolineato il ruolo strategico degli enti di area vasta ma anche la necessità di arrivare a una riforma che restituisca maggiore rappresentanza.
Angelo Caruso Vice Presidente UPI-Unione Province Italiane e Presidente della Provincia dell’Aquila ha sottolineato l’esigenza di restituire funzioni, competenze e risorse alle vecchie Province. Gli fa eco Enrico Trantino Sindaco del Comune e della Città Metropolitana di Catania che, seppur nella peculiarità siciliana, riscontra medesime necessità di ridare dignità agli enti di area vasta soprattutto in temi di rappresentanza istituzionale. Francesco Vassallo Vice Sindaco della Città Metropolitana di Milano e Sindaco di Bollate elenca le attività realizzate ma ribadisce la necessità di un ritorno all’elezione diretta dei rappresentanti istituzionali così come Jacopo Suppo Vice Sindaco della Città Metropolitana di Torino e Sindaco di Condove.
La sessione mattutina si è chiusa con l’intervento di Carlo Marino, Presidente dell’ANCI Campania e sindaco di Caserta. “La legge Delrio ci ha fatto comprendere che il nostro Paese non può essere governato da un sistema centralistico, servono senz’altro gli enti intermedi per soddisfare meglio le esigenze e i bisogni dei cittadini. Serve una riforma strutturata del titolo V della Costituzione che metta al centro i Comuni, le Province e le Città Metropolitane come sistema di governance in grado di dare migliori risposte all’utenza”.
Nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda tra docenti universitari e esperti della materia, introdotta e moderata da Vincenzo Salamone Presidente del TAR Campania con interventi di Remo Morzenti Pellegrini Vice Presidente SNA-Scuola Nazionale dell’Amministrazione, di Vincenzo Antonelli della LUISS di Roma e Università degli Studi dell’Aquila, di Daniele Donati dell’Università degli Studi di Bologna, di Barbara Randazzo dell’Università degli Studi di Milano, di Anna Corrado Consigliere TAR Lombardia, di Alfonso Maria Cecere dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e di Francesco Merloni dell’Università degli Studi di Perugia.

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