NAPOLI – L’eurodeputato Andrea Cozzolino, indagato nell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate, è stato rilasciato.
Accompagnato dai suoi legali, il politico ha lasciato la sede della procura federale a Bruxelles dopo un interrogatorio di cinque ore con il nuovo giudice istruttore Aurélie Dejaiffe.
“Ha risposto a tutte le domande, negando ogni addebito”, ha spiegato il suo difensore, Federico Conte, precisando che l’eurodeputato, al pari di altri indagati rilasciati nelle settimane scorse, dovrà rispettare alcune prescrizioni, tra cui l’obbligo di restare a disposizione delle autorità e di comunicare l’eventuale intenzione di lasciare il Belgio.
Ma ripercorriamo la vicenda che vede protagonista il politico napoletano. Dopo la revoca del mandato di arresto internazionale da parte della procura belga titolare dell’indagine, al termine del colloquio con i magistrati, l’eurodeputato si trova attualmente in stato di fermo a Bruxelles. Lo riferisce il portavoce della procura federale belga al termine di un interrogatorio fiume durato quasi quattro ore tra l’eurodeputato e il giudice istruttore Michel Claise, alla guida delle indagini.
“Il giudice dovrà ora verificare la testimonianza offerta da Cozzolino e domani deciderà se convalidare il fermo o disporre il suo rilascio sotto condizioni o con il regime di braccialetto elettronico”, spiega il portavoce.
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