VOMERO – “Riapriamo il Parco Mascagna”: centinaia di cittadini hanno partecipato al presidio per chiedere la riapertura dei giardini di via Ruoppolo nei tempi previsti – prima di Natale – dalla ditta che sta realizzando i lavori. L’iniziativa è stata organizzata da tante organizzazioni, alcune presenti sul territorio – l’Associazione Merqurio, l’associazione con il Lavoro, l’Anpi Vomero-Arenella Vincenzo Siniscalchi, Itaca, l’Arci e Simposio Sociologico. Ha aderito pure la CGIL: “È assurdo che questa situazione – spiega Gianluca Daniele, dirigente Cgil – sia ancora bloccata.
Il Parco Mascagna è fondamentale per il Vomero e per tutta la città. Girano voci strane sulla riapertura: potrebbe slittare addirittura alla primavera del 2025 e ovviamente siamo preoccupati. Se ci fossero ritardi, saremmo pronti a tante altre iniziative per ottenere la riapertura del Parco Mascagna. Chiederemo presto un incontro al sindaco Manfredi per ottenere risposte concrete”. Al presidio ha partecipato pure il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che porta avanti la battaglia di restituire ai cittadini il verde pubblico.
Alla manifestazione promossa dalla Cgil, sono intervenuti anche i rappresentanti di Europa Verde, con il deputato Francesco Emilio Borrelli ed i consiglieri municipali Rino Nasti e Luca Bonetti.
“Riteniamo che l’avvio stentato dei lavori, con pochissimi operai, non garantirà il rispetto dei giorni mancanti alla fine dell’opera e promessi dall’assessorato nel cronoprogramma che già ha un ritardo di 6 mesi.
Nemmeno sono chiari i contenuti dell’intervento, se sarà inserita la videosorveglianza tanto attesa dai cittadini, se sarà ripristinata l’area giochi per bambini. Su tutti questi aspetti, continueremo a vigilare e contare ad uno ad uno tutti i giorni che mancano alla scadenza prevista informando la cittadinanza, stanca di subire sciatteria e superficialità. Non sono riusciti a sistemare un piccolo parco come questo figuriamoci cosa combineranno negli altri siti come la Villa Comunale e Parco del Poggio che pure procedono a rilento. Deve intervenire il Sindaco contro la gestione fallimentare del verde pubblico”.
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