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Sant’Antonio Abate, tentata estorsione: il Comune sarà parte civile

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SANT’ANTONIO ABATE – “Come già accaduto due volte negli ultimi anni, nelle prossime settimane chiederemo di costituirci parte civile al processo che sarà celebrato a febbraio nei confronti di due imputati accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, reato consumato sul territorio di Sant’Antonio Abate”. A dirlo è Ilaria Abagnale, sindaca di Sant’Antonio Abate, in riferimento al processo scaturito dal blitz dei Carabinieri della scorsa estate.

Ancora una volta, in rappresentanza di tutti i cittadini abatesi, ci metteremo la faccia per ribadire con forza che non faremo un passo indietro per tutelare Sant’Antonio Abate e gli abatesi – aggiunge Ilaria Abagnale – sempre nel segno della legalità. È una decisione importante che prendiamo anche per ribadire a tutti, imprenditori e commercianti in particolare, che la risposta dello Stato c’è stata ed è stata celere: bisogna credere nella Giustizia e denunciare ad ogni sopruso subito”.

La prima udienza del processo è fissata per il prossimo 28 febbraio e sono imputate due persone accusate di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, reato consumato a Sant’Antonio Abate ai danni di un imprenditore. “Per tutti gli abatesi, e in particolare per la mia famiglia, è stata un’estate complicata – conclude Ilaria Abagnale – ma abbiamo trovato al nostro fianco sempre le forze dell’ordine, in particolare l’Arma dei Carabinieri, e la Magistratura, che in tempi celeri hanno dato una risposta importante di sicurezza e presenza sul territorio”.

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