“Società Italiana di Geologia Ambientale, INGV, Protezione Civile, sindaci, saremo insieme in una conferenza a Pozzuoli, tutta dedicata ai Campi Flegrei, agli studi, alle ricerche, all’attualità.
Saremo a Pozzuoli con un grande evento dedicato alla crisi bradisismica. I Campi Flegrei, siti a ovest di Napoli nell’area del golfo di Pozzuoli, sono uno dei centri vulcanici più attivi al Mondo, dove si registra un peculiare fenomeno, non esclusivo, chiamato bradisismo. In parole semplici, si tratta dell’innalzamento e dell’abbassamento periodico del suolo (rispetto al livello del mare) legato al vulcanismo. L’evento è strettamente collegato agli sciami sismici che si intensificano per numero e violenza delle scosse, in associazione all’incremento della velocità di sollevamento. In base all’ultimo bollettino di sorveglianza dell’Osservatorio Vesuviano pubblicato viene riportato un sollevamento del suolo flegreo di 2 centimetri al mese nelle ultime tre settimane”. Lo ha dichiarato il geologo Gaetano Sammartino, Presidente della Sezione Campania della Società Italiana di Geologia Ambientale.
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“I movimenti di bradisismo positivo iniziati a partire dal 1950 nella caldera dei Campi Flegrei, rappresentano una costante fonte di rischio sismo-vulcanico in un’area densamente popolata. Ciò a causa del continuo verificarsi di sollevamenti e di terremoti di magnitudo medio-alta, che fanno presagire alla popolazione residente l’avvento di una possibile eruzione. Questa conferenza intende portare a conoscenza i risultati di varie ricerche che, alla luce degli studi e delle osservazioni effettuate negli ultimi decenni, hanno affrontato una attenta analisi attraverso l’esame comparativo delle fenomenologie in atto con quelle associate ai precursori dell’eruzione del 1538 – ha concluso Sammartino – l’unica eruzione storica nella zona flegrea in grado di fornire una preziosa base per comprendere come si sono evoluti i movimenti del suolo preeruttivi in questa zona, ivi compresa la possibilità di pervenire ad un’eruzione. In definitiva, le varie ricerche, evidenziano due principali scenari alternativi, fornendo una solida linea guida per le misure di protezione civile da attuare, ivi compreso lo sviluppo di efficaci piani di emergenza, in un ambito quale la zona flegrea, ad alto rischio sismo-vulcanico. L’evento, indirizzato ai tecnici e ai ricercatori (geologi, fisici, ingegneri, ecc.) interessati alla tematica, desidera coinvolgere le istituzioni, gli Enti pubblici e gli Enti di ricerca più impegnati nella gestione, della pubblica e privata incolumità”.