POZZUOLI – Tarda la riapertura di via Campana, nel tratto tra Pozzuoli e Quarto, che potrebbe avvenire non prima dei prossimi due mesi.La strada, conosciuta come “Montagna Spaccata”, importante arteria di collegamento tra Napoli e l’area flegrea, è stata interdetta al traffico due settimane fa, dopo gli incendi che hanno distrutto gran parte della vegetazione e compromesso la stabilità del percorso, a rischio crolli e smottamenti.
Una situazione che ha indotto i commercianti della zona ad organizzare un presidio di protesta, occupando pacificamente la strada, per sollecitare un’accelerazione dei lavori dal momento che le loro attività stanno subendo pesanti perdite.
I ritardi sono dovuti, in particolare, alla competenza nell’area della Marina Militare Italiana, che ha un deposito di munizioni proprio a ridosso della montagna, e al fatto che il tratto è anche di interesse storico-archeologico. Occorre, quindi, un’azione di coordinamento tra Comune di Pozzuoli, Marina e Soprintendenza per trovare le soluzioni più idonee affinché la strada sia riaperta nel minor tempo possibile.
“Dopo gli incendi dei giorni scorsi che hanno determinato un rischio di cedimento del costone della Montagna Spaccata e la conseguente chiusura della strada, ci siamo immediatamente attivati. Nelle ore successive all’evento abbiamo fatto un sopralluogo con i tecnici del Comune, un geologo e il responsabile dell’Ufficio Giardini”.
A dirlo è il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia dopo le proteste di alcuni commercianti e residenti per la decisione di interdire al traffico l’arteria di collegamento tra i comuni di Pozzuoli e Quarto.
“La nostra priorità è la salvaguardia della pubblica incolumità, quindi per riaprire la strada occorre mettere in sicurezza il costone pericolante – continua il primo cittadino –. Si tratta di un intervento importante, soprattutto da un punto di vista economico, e per questo stiamo dialogando con la Marina Militare, proprietaria del versante della Montagna Spaccata, tranne la parte finale, che invece appartiene a un privato, che è stato già interessato del problema. Mi rendo conto dei disagi causati e posso assicurare che stiamo facendo il possibile per risolvere il problema in tempi brevi, ma è chiaro che ho il dovere di salvaguardare innanzitutto la sicurezza dei cittadini e degli automobilisti che utilizzano quella strada”.
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