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Incendio ecoballe Villa literno, domate le fiamme ma serve il controllo dell’esercito

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VILLA LITERNO- Dopo ore di lavoro i Vigili del Fuoco sono riusciti a domare le fiamme all’interno del sito di Ecoballe di Villa Literno nel Napoletano. Il rogo, che a quanto pare sarebbe di natura dolosa, aveva interessato una delle piazzole dove erano state ‘parcheggiate’ le ecoballe.

Sul posto sono immediatamente giunte le squadre dei vigili del fuoco di Aversa, Caserta, Mondragone e Napoli. Aria irrespirabile per 24 ore. Una coltre di fumo nera molto densa ha reso la zona off limits. Molti cittadini non sono usciti di casa barricandosi dentro e chiudendo ogni singolo spiffero per evitare kl’acre odore della spazzatura in fiamme. “Non possiamo rischiare altri incendi che potrebbero rallentare l’opera di smaltimento delle ecoballe e quindi chiediamo la presenza dell’esercito anche perché è evidente che, così come temevano alcuni cittadini dei comitati che avevano partecipato con noi a uno dei sopralluoghi fatti nei mesi scorsi, i sistemi di sicurezza adottati non sono sicuri come ci avevano garantito”.Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, precisando che “l’incendio di Villa Literno è ormai domato e la piazzola interessata è stata totalmente coperta di terra, perché questi incendi non si spengono con l’acqua perché si riuscirebbe solo a ridurre, momentaneamente, la violenza dei roghi, mentre solo con il soffocamento si riesce a spegnere del tutto le fiamme”.“E’ stato fondamentale il lavoro di uomini e mezzi della Vibeco che, insieme a diverse squadre di vigili del fuoco, hanno impedito che le fiamme attaccassero anche altre ecoballe oltre a quelle della piazzola interessata dai fuochi” ha aggiunto Borrelli per il quale “ora bisogna fare presto nell’accertamento delle responsabilità e per capire se c’è stato dolo perché non possiamo permetterci ritardi nella tabella di marcia per la rimozione delle ecoballe”.“L’incendio divampato nella notte fra sabato e domenica al sito di stoccaggio delle ecoballe ai margini di Taverna del Re nel territorio di Villa Literno e Giugliano, è gravissimo e allo stesso tempo inquietante. Anzitutto vanno accertate le ricadute dell’enorme rogo sull’ambiente e i rischi per la salute degli abitanti, con le sostanze tossiche sprigionatesi dall’incendio trasportate dalle correnti su un vasto territorio già martoriato dal disastro ambientale. Registriamo ancora una volta l’inefficacia dell’Arpac, che fornisce i dati in ritardo e senza specificità”. Lo dice Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale. “C’è un’emergenza ambientale generalizzata del tutto sottovalutata dai vertici della Regione Campania, che continuano a fare spot e propaganda sulla pelle dei campani – tuona la capogruppo – il Presidente De Luca su quelle ecoballe ha fatto campagna elettorale e referendaria con tanto di totem pubblicitari. Oltre alla passerella e alle chiacchiere, siamo di fronte ad un fallimento clamoroso”. “I numeri confermano il flop annunciato – evidenzia Ciarambino – percentuali irrisorie rispetto ai discorsi in pompa magna, come quando in compagnia di Renzi proprio a Taverna del Re, De Luca promise a favore di telecamera lo smaltimento delle sei milioni di ecoballe entro un anno, e invece in un anno ne ha rimosse appena lo 0,5%.”. “Il disastro rifiuti e i roghi non riguardano purtroppo solo le ecoballe – conclude Ciarambino – situazione altrettanto disastrosa è rappresentata dalla Terra dei Fuochi, dalle bonifiche ferme al palo e dall’incremento dei rifiuti da bruciare nell’inceneritore di Acerra”. Sulla stessa linea il consigliere regionale Vincenzo Viglione che pochi mesi fa effettuò con alcuni parlamentari un sopralluogo al sito andato in fiamme: “Con i residenti, i comitati denunciammo il disastro delle ecoballe – sottolinea Viglione – e abbiamo chiesto di disinnescare questa bomba ecologica”. “Con il passare delle ore si fa largo l’ipotesi della matrice dolosa del rogo – spiega – occorre capire chi poteva avere interesse ad appiccare il fuoco”. “Ci riserviamo di presentare un’interrogazione – concludono Ciarambino e Viglione – al Presidente De Luca e all’assessore Bonavitacola su questi gravissimi fatti come già accaduto in passato sul non rispetto del cronoprogramma delle opere”. 

 

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