GIUGLIANO- Sono indiziati di aver fermato una donna che era a bordo della sua auto, scaraventandola con inaudita violenza a terra per impossessarsi della sua auto. Due persone – una di 66 anni ed un’altra di 43, residenti a Qualiano (Napoli) – sono state fermate dai carabinieri della Compagnia di Giugliano.
La rapina è avvenuta l’altro giorno in via Tre Ponti a Parete, una strada alla periferia di Giugliano, che segna il confine tra le province di Napoli e Caserta.La donna era alla guida della vettura quando i rapinatori che la seguivano simularono un tamponamento. La donna si fermò e fu dapprima fatta scendere con violenza. Poi nel tentativo di mettere in salvo la vettura si aggrappò allo sportello ma il rapinatore che nel frattempo si era messo alla guida non esitò a scaraventarla a terra.Una scena ripresa dalle telecamere di sicurezza e che è stato diffusa sul web. I carabinieri di Giugliano, coordinati dal capitano De Lise, nel giro di pochi giorni hanno individuato i due presunti responsabili. “Siamo contenti che siano stati identificati i presunti rapinatori protagonisti della rapina ai danni di una quarantenne, rimasta anche ferita nel tentativo di evitare il furto della sua auto, e ci complimentiamo con i Carabinieri, ma crediamo che non sia giusto che siano processati solo per rapina aggravata, visto che hanno messo a rischio la vita di quella povera donna e quindi sembrerebbe più giusto che siano processati e condannati per tentato omicidio”.A chiederlo i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e la consigliera comunale di Qualiano, Giovanna Giglio, aggiungendo che chiederanno al Comune di Qualiano di “costituirsi parte civile per chiedere un risarcimento per danni all’immagine della città, soldi che potrebbero essere destinati a rafforzare il sistema di videosorveglianza che, come dimostra questo caso, oltre ad avere effetti deterrenti, è molto utile per riuscire a identificare gli autori di reati del genere contro i quali bisogna mettere in campo ogni azione possibile, compresa la segnaletica antirapina ideata da La radiazza di Gianni Simioli”.
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