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Gli Art Days annunciano il vincitore della open call Flegreo per il Contemporaneo: aggiudicato il premio/residenza all’artista Niccolò Moronato

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POZZUOLI – La novità più rilevante della seconda edizione degli Art Days – Napoli Campania (24-27 novembre 2022) è l’istituzione di due bandi dedicati ad artisti che privilegino i linguaggi visivi emergenti, ovunque residenti in Italia e senza limiti di età.

 

Art Residency – Flegreo per il contemporaneo ha l’obiettivo di coinvolgere la comunità flegrea, chiamata a ridefinire – attraverso il lavoro svolto insieme all’artista selezionato – la propria relazione con il sito del Macellum – Tempio di Serapide, simbolo del centro storico della città di Pozzuoli. È l’archeologia più antropizzata nel distretto culturale dei Campi Flegrei, inglobata ormai nel panorama urbanistico al punto da sottovalutare la sua importanza.

Qual è il ruolo che l’artista può assumere all’interno della relazione artista/abitante/territorio? Queste sono le tre parole chiave del progetto che promuove lo sviluppo di attività partecipative rivolte soprattutto al coinvolgimento della popolazione residente dove il processo di creazione diventa il fine dell’intervento artistico, volto ad accrescere i livelli della consapevolezza circa il patrimonio culturale e il riconoscimento dei valori ad esso connessi.

Il Macellum, comunemente conosciuto come Tempio di Serapide, grazie agli Art Days, è al centro di un percorso di presa di consapevolezza e creazione di senso. Flegreo per il contemporaneo vuole invitare gli artisti a sviluppare questa riflessione per creare/ri-creare quel rapporto tra uomo e archeologia di cui il Macellum è storicamente portatore.

Accompagnato da una residenza sponsorizzata dalla rete dei b&b Anyway Campi Flegrei e da un premio produzione per l’opera, l’artista vincitore è Niccolò Moronato, (Padova, 1985) che attraverso un workshop con i cittadini trasformerà per un breve periodo l’area in un minigolf.

L’artista afferma: ‘Da tempo ho in mente di lavorare in maniera performativa e partecipativa con lo spazio di una rovina romana. Nel Macellum – Tempio di Serapide di Pozzuoli, che ho conosciuto grazie alla open call degli Art Days – Flegreo per il contemporaneo, intravedo la possibilità di realizzare un progetto a lungo accarezzato. Leisure (dall’inglese ‘tempo libero’, ‘divertimento’)gioca con lo spazio naturale creatosi all’interno del sito. Si configura come un’operazione spaziale e partecipativa che si confronta, esasperandola, con la tendenza contemporanea a rivalutare o rendere accessibili i luoghi dimenticati della storia (o anche della quotidianità) trasformandoli in oggetti di intrattenimento. Come se non ci fosse altro modo per avvicinare le persone ai luoghi del patrimonio storico, se non facendole diventare turisti nella propria stessa città. Leisure ragiona anche sullo spazio in sé in cui sorge il Macellum e lo utilizza come luogo paradossale di divertimento. Vi è però un filo conduttore che va oltre la semplice contrapposizione: il Macellum, infatti, era un luogo commerciale, tanto quanto il divertimento è anch’esso una forza commerciale, talmente presente nelle nostre città da plasmarne gli spazi pubblici, i ritmi, addirittura in certi casi le identità.  La ricerca sul paesaggio che porto avanti da circa due anni impiegando elementi estetici del golf e del minigolf, mi permette di evidenziare ancora di più questa frizione perché permette a due simbologie molto forti di unirsi in maniera apparentemente pacifica e godibile, ma profondamente violenta da un punto di vista concettuale. Il Macellum possiede uno status di landmark, proprio come anche il territorio del golf diventa una sorta di landmark dopo essere stato trasformato in maniera artificiale. L’estetica e la pratica ludica del minigolf mi permetterà quindi di lavorare con un pubblico molto trasversale, che prenderà parte ai momenti performativi ma che allo stesso tempo potrà riflettere su tutti gli altri utilizzi potenziali che si potrebbero fare di quello spazio, ad esempio durante un workshop immaginativo basato sul disegno da realizzarsi presso il sito archeologico.’

A premiare Moronato, selezionando le candidature arrivate da tutta Italia, una giuria d’eccezione composta dal team Art Days – Napoli Campania (Valeria Bevilacqua, Martina Campese, Raffaella Ferraro, Letizia Mari), dal team Aporema O.N.L.U.S. (Antonio Manzoni e Daniela Politelli), dal Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano, da Fabio Frasca, il giovane collezionista fondatore dell’omonima collezione, e dalla caposervizio cultura e primo piano del Corriere della Sera (ed. del Mezzogiorno) Mirella Armiero.

Il premio di produzione all’artista è offerto da Rossi – Studio Legale Tributario.

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