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Legalità – Ambiente – Cultura: i ragazzi dell’Area Penale di Napoli parteciperanno alle operazioni di pulizia dei fondali lacustri del Fusaro

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BACOLI – “Dalla Costiera Amalfitana alla Costa Flegrea per proseguire il progetto di legalità che vede protagonisti i ragazzi dell’area penale di Napoli, alle prese questa volta con un fondale atipico: quello del Lago del Fusaro. Accompagnati dai Palombari della Marina Militare del nucleo Sdai di Napoli si cimenteranno nella pulizia di un ambiente nuovo: quello di un lago.

Ma il filo conduttore non cambia: inclusione e tutela dell’ambiente sempre al primo posto”. Lo ha annunciato Aniello Cuciniello, Capitano di Vascello della Marina Militare.

Alle ore 9 di Sabato 1 Aprile, i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, entreranno nella Casina Vanvitelliana di Bacoli. Alle ore 10, avverrà la prima immersione.

I ragazzi dell’Area Penale di Napoli divenuti sub tramite il progetto Bust Busters, raggiungeranno i fondali marini dell’Area Flegrea per dare vita ad una grande azione a tutela del patrimonio ambientale. Le attività si concluderanno alle ore 12.

Legalità, ambiente, cultura. I ragazzi dell’Area Penale visiteranno la Casina Vanvitelliana che ospitò personalità del calibro di Luigi Einaudi, Gioacchino Rossini, Francesco II d’Asburgo – Lorena, ma la Casina Vanvitelliana è comparsa anche nel film “Ferdinando e Carolina” di Lina Wertmuller nel 1980 ed in numerose puntate della Fiction “Un Posto al Sole”.

Lungo la Costa Flegrea, Sabato 1 Aprile, con i ragazzi dell’Area Penale saranno i mezzi della Marina Militare e del Corpo Militare dell’Ordine di Malta. L’immersione avverrà con i palombari della Marina e gli Istruttori di Marenostrum.

“Bust Busters va avanti con sempre più forza – ha dichiarato Francesca Esposito, Responsabile Attività Sociali di MareNostrum – Archeoclub D’Italia – e sempre più interesse, siamo fieri di poter dire di essere diventati ormai una best practice italiana.

C’è da sottolineare però che ogni progetto riesce a volare alto solo quando Enti e terzo settore fanno rete, dialogando e progettando insieme. Ciò che spesso si vede in tv è solo una piccola parte del grande ingranaggio che ruota attorno a questa meravigliosa idea di vedere il mare di Napoli come un grande educatore e formatore. Ringraziamo gli agenti della penitenziaria e in modo particolare l’agente Federico Costigliola perché è stato per noi un supporto indispensabile, le comunità dove alcuni dei nostri ragazzi risiedono, per il dialogo costante e la collaborazione che non è mai mancata in tutti questi mesi, gli sponsor che ci consentono di puntare sempre più in alto, ma soprattutto consentiteci di ringraziare l’USSM di Napoli e il CGM per l’immenso lavoro che svolgono con noi tutti i giorni. Bust Busters mi ha insegnato, ci ha insegnato, che solo facendo rete, possiamo raggiungere obbiettivi sempre più grandi e noi come Marenostrum di Archeoclub d’Italia ci crediamo fermamente”.

Legalità e Patrimonio Ambientale, poi i ragazzi parteciperanno ad iniziative con Università di Bolzano e con Venezia.

“La plastica raccolta dai nostri ragazzi è stata chiesta dall’Università di Bolzano che la trasformerà in suppellettili per la casa da illustrare alla Fiera del Mobile. A Venezia, invece, i nostri giovani sub parteciperanno alle attività di pulizia al Lazzaretto Nuovo. Il progetto si chiama “Bust Busters”, acchiappa buste, perché i ragazzi dell’Area Penale di Napoli entrano, in questo modo, a far parte di quella catena di associazioni culturali divenendo così direttamente sentinelle anche morali e veri guardiani della conoscenza, dell’ambiente, dell’amore per il patrimonio culturale. Sabato, 1 Aprile, per la prima volta saremo al Lago del Fusaro, nell’Area Flegrea – ha continuato Giuseppe Centomani, Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Campania – con le immersioni che avranno inizio in mattinata. I ragazzi già formati si immergeranno mentre i nuovi cureranno la pulizia in superfice del Lago del Fusaro. Lo faranno con i palombari della Marina Militare, con i sub di MareNostrum, con i volontari di Archeoclub D’Italia”.

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