15.5 C
Napoli

I colori millenari della Villa Augustea illumineranno ‘A VOCE D’ ‘A GGENTE”

-

SOMMA VESUVIANA – “Posti già tutti esauriti per lo spettacolo ‘A VOCE D’ ‘A GGENTE che andrà in scena domani sera nello scenario unico della Villa Augustea di Somma Vesuviana. Non è la semplice tammurriata, assolutamente no. E’ evento socio – culturale che parte da un progetto musicale della RITUALIA Edizioni, diretto dal Maestro Compositore Giuseppe Licciardi, con il critico e storico musicale prof. Angelo Calabrese, purtroppo scomparso nel luglio 2020. Portiamo la Tammorra nei luoghi della cultura eterna. Caliamo i volti di questo territorio, le musiche, i canti in questo progetto musicale e sociale, tradotto nella produzione anche discografica con testi scritti e canti della Tradizione Popolare rinnovata ma senza mortificare il passato. ‘A VOCE D’ ‘A GGENTE nel cuore dei luoghi millenari con canti e testi inediti. Attraverso quei canti, quelle espressioni, sia OGGI – Sabato 10 Luglio ma anche tramite il progetto multimediale, gli altri popoli, anche all’estero potranno sentire i profumi di questa terra. Canteremo e danzeremo ma suoneremo in un sito dove lo scavo è tuttora in corso. Nello scenario dell’antichità avremo tanti artisti come: Consiglia Licciardi, Peppe Licciardi, Liliana Palermo, Salvatore Esposito, Pino Jove, Vittorio Cataldi, Francesco Liuzzi, Salvatore Minopoli, Marotta Fiore, Antonio Spera, Iovino Antonio, Vincenzo Rea”. Lo ha affermato Biagio Esposito, Presidente dell’Accademia Vesuviana di Tradizioni Etnostoriche.

‘A VOCE D’ ‘A GGENTE nasce dagli inediti di due grandi parolieri:

“A VOCE D’ ‘A GGENTE parte dai testi e dai versi di due eminenti parolieri che quali lo storico e critico musicale Angelo Calabrese per la prima strofa ( e mò m’a squaglio); e Giuseppe Licciardi per la seconda (‘A pizzica ‘e Castiello). Tali versi, a mio avviso, sono legati in sequenza dallo stesso humus poetico – ha affermato Annamaria Amitrano, Docente di Antropologia dell’Università di Palermo – che, amalgamando poesia, musica e canti con sentimento e passione, è in grado di raccontare, con arte, il popolo napoletano nelle sue necessità, sia pratiche che spirituali. E questo popolo con i suoi volti, i suoi costumi può essere raccontato nel Mondo. Lo faremo partendo dai luoghi della cultura antica, eterna!

Il tutto nel segno di una parola e di un suono, i quali riflettono un vissuto collettivo, sia culturale che sociale. Però va detto che se ciò è stato possibile è perché l’Artista, nel nostro caso, pur rispondendo ai moti del proprio animo, non ha dimenticato di essere un “cantore del popolo” nel senso che, immersosi nel patrimonio della sua oralità, ne ha tratto tipi e costumanze; storie e personaggi; leggende e tradizioni; moduli musicali e stilemi linguistico – dialettali.

Ed ecco che nel cuore dell’antichità, QUESTA sera avremo i “cantori del popolo”.

Si tratterà, in altri termini, di un’esibizione segnata da una forte connotazione di ritualità. Accedere a questo percorso artistico di raffinata e complessa produzione che prevede l’esserci e in contemporanea, il non esserci, non è strada facilmente percorribile”.

Dunque un grande spettacolo socio – culturale, ma soprattutto un grande progetto musicale che porterà nel Mondo la cultura napoletana legata agli strumenti tipici, ai versi dialettali tipici, alle tipiche tradizioni popolari.

Vi ritroveremo poeti in grado di proporre la Koinè del dialetto; ragion per cui sarà presente Nazario Napoli Bruno, autore, tra l’altro, di una Via Crucis, in dialetto napoletano, ed in scena, proprio lì dove 2000 anni fa viveva la cultura latina avremo cantanti e musicisti; grandi performer della napoletanità.

“Tra i primi: Lello Giulivo, cantante folk, attore, mimo, componente di quella magnifica Nuova Compagnia di Canto Popolare che, sotto la guida di Roberto De Simone, si è fatta portavoce nel mondo della grande tradizione popolare campana, in particolare sommese. Poi, Adriana Lo Russo e Maria Teresa Vargas, entrambe portatrici di doti vocali e recitative di grande espressione. Poi ancora, Consiglia Licciardi che, nei suoi più di quaranta anni di carriera, è stata, oltre che voce partenopea esemplare, una vera e propria ricercatrice dell’anima del popolo napoletano – ha continuato la Amitrano – chiamato suo tramite, a confrontarsi nel gioco delle contaminazioni più diverse dalla sonorità del portoghese fino all’armonia della musica celtica.

Tra i secondi: Emilio Ausiello che con il suo tamburo darà voce alle percussioni mediterranee, offrendo ulteriore risonanza al battito ritmico della tarantella; poi Giovanni dell’Aversana che rincorrerà con la chitarra classica di cui è docente, gli stilemi originali della Canzone Napoletana; Salvatore Esposito, “l’uomo mandolino” che suona anche la Mandola e il Mandaloncello; maestro che ha fondato l’Associazione Mandolinistica Napoletana, e che, con il gruppo I Popularia, è diventato componente stabile della Grande Orchestra Italiana di Renzo Arbore, inoltre Peppe Quinti che, giovanissimo, ha cominciato a suonare il basso e, che, diplomatosi al Conservatorio Martucci di Salerno, ha fatto della musica folk-jazz la sua ragione di vita.

Infine Giuseppe Licciardi, compositore arrangiatore, direttore d’orchestra, musicista che ha il popolare nel cuore a tal punto da offrire nuovi orizzonti a quella cultura campana autoctona e plebea di cui conosce intimamente le trame. Del resto, di Giuseppe Licciardi, fratello di Consiglia, sono tutte le musiche che questo CD raccoglie nonché i versi di ben quattro brani qui presenti: Uno e ddoie; Ce steva ‘na vota; ‘A senza naso; ‘A pizzica ‘e Castiello.

In conclusione: un parterre de rois, che renderà questa produzione davvero unica, perché porta con sé la gioia di una partecipazione – sine pecunia – nella consapevolezza di rendere omaggio alla [mia] nostra terra che amiamo. La speranza è che tale impegno che ha coinvolto gli eccellenti protagonisti di questo progetto, segnato, peraltro, da un doveroso omaggio ad Angelo Calabrese, Grande Cultore della Cultura di Napoli e dintorni, sia foriero anche di un impegno istituzionale a salvaguardia del grande patrimonio di saperi, competenze e conoscenze qui messesi liberamente e volontariamente in gioco, contro l’indifferenza del nostro tempo; la cui dispersione sarebbe segno di una indelebile colpevolezza da parte di chi può – e sono tanti – ma non fa”.

Tra statue di epoca Augustea, lì in quei luoghi protagonisti di un importante scavo, la poesia musicale del canto vesuviano, con costumi e volti darà il via a “A VOCE D’ ‘A GGENTE”, progetto musicale che anche attraverso la discografia racconterà la cultura vesuviana nel Mondo.

Nei luoghi della storia, una notte in compagnia della Tammorra! Poi DOMANI – Domenica 11 Luglio, apertura STRAORDINARIA della Villa Augustea fino alle ore 12 e 30. Per queste visite è ancora possibile prenotarsi, presso la ProLoco di Somma Vesuviana.

“L’attenzione c’è, inoltre siamo agli inizi di una grande stagione di scavo. L’importanza del sito archeologico “Villa Augustea” che sta venendo alla luce grazie alla Missione Internazionale, la quale vede insieme gli archeologi dell’Università di Tokyo e del Suor Orsola Benincasa di Napoli – ha dichiarato Francesco Mosca, Presidente della ProLoco di Somma Vesuviana – prescinde dal fatto se fosse o meno la villa dove potrebbe essere morto l’Imperatore Augusto, in quanto questa scoperta è in grado di narrarci il vissuto tra il 79 d.C. e il 472 d.C. ed anche le tecniche di ricostruzione messe in campo nel periodo romano nel dopo eruzione di Pompei. Apertura straordinaria della Villa Augustea anche l’11 Luglio mattina con la possibilità di visitarla dalle ore 9 alle ore 12 e 30, in occasione della Giornata Nazionale delle ProLoco”.

Dunque l’Accademia Vesuviana di Tradizioni Etnostoriche sceglie Somma Vesuviana per il lancio internazionale di “A VOCE D’ ‘A GGENTE”,

“Siamo lieti di ospitare nella nostra città un evento culturale di ampio respiro artistico ed internazionale. E siamo felici di farlo soprattutto in quanto, nel caso specifico dell’evento in programma domani sera, avremo una location particolare che vogliamo valorizzare con determinazione. La Tammorra vesuviana cantata e danzata nei luoghi della Roma antica! Non sarà la tammurriata normale ma avremo insieme numerosi e grandi artisti che porteranno in scena versi inediti rivisitando la tradizione della Tammorra vesuviana. Danze e canti per una notte vivranno in quel sito archeologico in grado di raccontarci – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore ai Beni Culturali del Comune di Somma Vesuviana nel napoletano – e svelarci misteri importanti sulla storia millenaria di questo territorio. Lo spettacolo canoro sarà animato dal gruppo La Tamorra e dalle canzoni della incomparabile Consiglia Licciardi ma anche di Peppe Licciardi. Dunque ‘A VOCE D’ ‘A GGENTE è un evento socio – culturale che prende corpo da un’idea – progetto del Presidente dell’Accademia Vesuviana di Tradizione Etnostorica, Biagio Esposito con l’adesione del Comune che ha concesso il patrocinio, del Museo Etnostorico delle Genti Campane, della Fondazione Aurelio Rigoli “Centro Internazionale di Etnostoria”, dell’Università di Tokyo, della ProLoco di Somma Vesuviana”.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x