“Come hanno ricordato i parroci di Somma Vesuviana che, ringrazio, dove non c’è lavoro manca la dignità, citando Papa Francesco. Il riferimento è alla situazione della Dema e dunque degli operai che di continuo non possono avere certezza del futuro. Varie sono state e sono le vertenze sindacali. Come hanno ricordato i parroci nell’appello letto da Don Nicola De Sena, a nome di tutti i sarcerdoti di Somma Vesuviana, a margine della Processione del Bambinello, stiamo parlando di persone con le loro storie e le rispettive famiglie. Il lavoro va tutelato e rispettato. Ancora una volta esprimo la piena vicinanza agli operai e alle loro famiglie”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano.
Al termine della processione del Bambinello, che tradizionalmente si svolge ogni Capodanno, a Somma Vesuviana, Don Nicola De Sena, ha letto un appello a firma di tutti i parroci del paese.
Lettera aperta alla città ma molto incentrata sul tema della tutela del lavoro, in riferimento alla vertenza DEMA. Gli operai erano presenti alla tradizionale processione del Bambinello, a Somma Vesuviana, nel napoletano.
“Papa Francesco ha affermato più volte che dove non c’è lavoro manca la dignità. Noi con forza facciamo eco alle parole del Santo Padre e affermiamo con decisione che questi uomini non sono solamente manovalanza produttiva ma dietro ognuno di loro ci sono storie, famiglie che non possono essere trattate con superficialità – ha letto Don Nicola De Sena – o peggio ancora sacrificate sull’altare del profitto e delle leggi fredde inumane del mercato. A tutti loro qui presenti va la nostra piena solidarietà e la nostra vicinanza non solo a parole ma con la concretezza di gesti di prossimità. A questi nostri fratelli, alle loro famiglie, diciamo : non perdete la speranza”.
L’appello è stato ampio anche invitando le parti politiche al rispetto per la città. Un appello chiaro a tutti e non solo alle nuove generazioni affinchè possa esserci un amore sempre più forte per l’ambiente naturale, per Madre Natura, per la Montagna, per la città, per il territorio”.





