“La risposta c’è. Bravi anche i ragazzi del Liceo Classico e Scientifico Evangelista Torricelli di Somma Vesuviana. Ringraziamo l’Amministrazione Comunale, il sindaco e l’Assessore alla Cultura del Comune. E’ l’occasione per puntare i riflettori su una realtà che è apparentemente periferica, dal punto di vista logistico, ma che è centrale dal punto di vista culturale. Somma Vesuviana è un territorio che ha tante risorse”. Lo ha affermato poco fa Dida Di Giorgio, capogruppo del Fai Vesuvio.
Alla Villa Augustea visita anche del Presidente del Fai Caampania, Michele Pontecorvo!
Numeri importanti al Borgo e alle cripte ipogee di Santa Maria del Pozzo
“La Villa Augustea è un polo di grande attrazione, un punto di riferimento oggi ben consolidato. In mattinata tra le ore 9 e 30 e le ore 11, abbiamo registrato circa 200 visitatori. Rispondono bene anche gli altri siti. Per la prima volta 100 ingressi in un’ora alla chiesa ipogea con cripta ipogea al Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo. Ben 100 ingressi, in un’ora al Museo della Civilità Contadina e siamo riusciti ad accompagnare almeno 60 turisti al Borgo Antico del Casamale. Somma Vesuviana conquista le tante persone provenienti da tutta la Campania e non solo. Per le Giornate del FAI, ancora in corso e che si terranno anche domani, Domenica 12 Ottobre, dalle ore 9 e 30 alle ore 17 e 30, la possibilità di scenderemo nel sottosuolo per ammirare la chiesa ipogea co cripta ipogea al Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, non lontano dalla Villa Augustea e anche dal Museo della Civiltà Contadina. Si tratta di un’antica chiesa di epoca medievale che, a sua volta, aveva sfruttato gli ambienti di una villa di epoca romana, il complesso francescano della Chiesa di Santa Maria del Pozzo di Somma Vesuviana fu fondato nel 1510 dalla regina Giovanna III. Interrata da una alluvione la chiesa fu riscoperta in seguito ai lavori voluti dalla regina e adibita a cripta della chiesa superiore. La Chiesa inferiore presenta uno straordinario ciclo di affreschi in cui le immagini più antiche ritraggono un Cristo Pantocrator con una lunga teoria di Apostoli – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura e agli Eventi del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – e numerosi frammenti con episodi della Vita di Gesù che risalgono al IX secolo. Importanti sono anche gli affreschi della metà del Trecento commissionati dal re di Napoli Roberto d’Angiò che nel 1333 aveva avviato la ristrutturazione della chiesa per celebrare il matrimonio del principe Andrea con la nipote Giovanna. Durante le Giornate del FAI, visite anche al Museo della Civiltà Contadina con ben 3000 reperti in grado di raccontare la cultura contadina degli ultimi due secoli”. .
Escursione nella Terra Murata attraversando la Cinta Muraria Aragonese. Nella chiesa de La Collegiata, la più antica con i suoi 1000 anni di storia, la grande opportunità di ammirare la volta in oro zecchino, le opere pittoriche del ‘600!
“Per le Giornate del FAI escursione al Centro Storico del Casamale, a Somma Vesuviana, il Borgo Antico del Parco Nazionale del Vesuvio. Il Borgo prende il nome dalla aristocratica famiglia dei Causamala, la quale compare per la prima volta in un atto di locazione del 1011. Le antiche Mura Aragonesi, consolidate dal re Ferrante d’Aragona nel 1467, circondano tutto il borgo e al suo interno ci sono vicoletti, piazzette e ristoranti. Tali mura servivano per il contenimento dei terrapieni intorno alla Terra Murata. Ben quattro le porte che si aprivano lungo le Mura come Porta Terra, Porta Formosi, Porta della Montagna – ha dichiarato Rosalinda Perna – Porta Piccioli. Caratteristici ed unici sono i meravigliosi cortili. Il nucleo centrale del Casamale è un edificio ecclesiastico, il convento dei Padri Eremitani di Sant’Agostino con la cappella titolata prima a San Giacomo e dopo la costruzione della chiesa a Santa Maria della Sanità. Nel 1595 la chiesa fu insignita del titolo di Collegiata. Le origini di tale chiesa risalgono addirittura al XII secolo. Il portale di piperno con motivi barocchi è del ‘700. Il soffitto con decori barocchi in oro zecchino è di fine ‘600. Di grande pregio il pulpito intarsiato, il settecentesco organo a canne e il coro ligneo i cui sedili sono delle vere e proprie opere d’arte scultorea. Le tele del soffitto sono opera del restauro del pittore Angelo Mozzillo artefice delle decorazioni della cappella di San Gennaro. Il Casamale è ricco di elementi architettonici del del XVI, XVII e XVIII secolo. Per le Giornate del Fai, escursione dalle ore 9 e 30 alle ore 17 e 30 di Sabato 12 e Domenica 13 Ottobre. Un viaggio nel tempo, tra il barocco, l’epoca aragonese, l’epoca anche antecedente. Un viaggio di ben 1000 anni! !”.