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“Summa Vesuvius” Mostra di Arti Visive e Figurative alla Sala del Cenacolo di Santa Maria del Pozzo

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SOMMA VESUVIANA – “Gli alberi tagliati al Parco Virgiliano parlano attraverso le mie parole. Vedere questi tronchi lasciati sul marciapiede nutriva in me un grande dispiacere, era un dolore per me. Ad un certo punto mi è arrivata l’illuminazione ed ho creato dei paesaggi, ricostruendo su questo senso di abbandono una nuova vita. Ho dato parola a questi alberi attraverso la foto legandoli anche a dei paesaggi. Ho creato un percorso fotografico fatto di paesaggi, percezioni, dando voce in questo caso ad una vita che non c’è più e che rinasce”. Lo ha affermato Roberto Della Noce in esposizione con le sue opere fotografiche a Somma Vesuviana, presso la Sala del Cenacolo di Santa Maria del Pozzo. Domani sera, dalle ore 19 e 30 l’ultima opportunità di vedere la Mostra.

Dall’arte scultorea di Mockici Otsuka, scultore internazionale, giapponese, affermato che unisce tradizione poetica orientale e tradizione plastica occidentale. Infatti alcune delle sue sculture sono figlie di un viaggio continuo che Otsuka ha fatto tra Italia e Grecia con ispirazione non solo all’antica Grecia ma anche all’arte Etrusca e al Rinascimento italiano, all’arte di Maurizio Gabbana. I suoi modelli di riferimenti appartengono in gran parte al mondo della pittura, con lunghi studi sulle tecniche di rappresentazione della luce di artisti come Caravaggio e Rembrandt. In questo caso sono foto artistiche. Le foto di Gabbana sono un eterno presente estatico, una celebrazione della fotografia come istinto puro, non motivato da nulla se non dal piacere del guardare, dello stupirsi con una capriola che fa vedere il mondo al contrario. Ma c’è l’arte di altri grandi come Matteo Bosi, Omar Galliani, Massimiliano Galliani, Franco Mulas, Roberto della Noce, Gabriella Di Bona, Giuseppe Bedeschi.

“L’arte ci dà emozione, forza, coraggio. Tutto è arte, anche la natura stessa è arte. Una persona che crede nell’Assoluto non è distante dall’arte e per me è Dio il più grande artista. Tutti da Claude Monet a Kandisky si rifanno sempre verso l’Assoluto. In esposizione abbiamo artisti come Gabriella Di Bona – ha affermato Maria Vitolo, curatrice della mostra – che è arte figurativa o ancora Giuseppe Bedeschi che è arte astratta, leggermente figurativa e sono tutti artisti contemporanei, non moderni. Ed ancora abbiamo anche in esposizione Roberto Della Noce e Maurizio Visconti. Questi artisti raccontano il loro rapporto con il patrimonio ambientale ma allo stesso tempo narrano dall’esterno anche la loro visione del rapporto tra questo territorio e il Vulcano. Noi siamo sangue, lava, fuoco ed acqua. Questi elementi vengono raccontati da dipinti, sculture, foto. La speranza, quasi certezza è quella di portare un’ampia mostra di Otsuka in tour nell’area vesuviana”.

E l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Salvatore Di Sarno, punta sulla cultura per un ritorno alla socializzazione.

“Andare a vedere una mostra è un momento di serenità interiore. Si entra, si osserva e si resta fermi dinanzi a quell’opera. Non si è soli! Io ricordo sempre che cultura deriva dal latino colere che significa coltivare, abitare, onorare, venerare, osservare – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana – ed è l’impronta che vogliamo dare a questo inizio della nuova socialità: coltivare il bello, coltivare la conoscenza, coltivare il sapere e dobbiamo farlo rendendo il sapere accessibile a tutti. Dobbiamo di nuovo abituare le persone alla cultura del sapere, alla cultura del bello e al bello della cultura”.

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