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Napoli

Villa Augustea scoperte due fornaci antecedenti al 79 d.C

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Un sito archeologico in verticale, all’interno del quale sono venute alla luce ben quattro stratificazioni geologiche di quattro eruzioni diverse quali quella del 79 d.C., del 472 d.C., del 512 d.C. e del 1631, abbracciando una storia forse anche superiore ai 2000 anni. Infatti, al sito archeologico di Somma Vesuviana è emersa l’epoca augustea e non sarebbe esclusa l’eventualità di un’epoca ancora anteriore.

Il sito archeologico di Somma Vesuviana è ricco di misteri da svelare e vede un vero trionfo del tema dionisiaco.

Il sito archeologico della Villa Augustea è oggetto della missione internazionale guidata dall’Università di Tokyo con la collaborazione del Suor Orsola Benincasa di Napoli. In questi decenni sono venuti alla luce centinaia e centinaia di reperti. Portati alla luce imponenti ambienti risalenti al periodo posteriore al 79 d.C. come testimonianze dell’eruzione del 472 d.C., molte celle vinarie, colonnati, pavimenti mosaicali, basolati, affreschi. Di recente però sono emerse testimonianze ancora più antiche con scenari ampi verso la possibile esistenza, sul territorio di Somma Vesuviana, della Villa Imperiale di Ottaviano Augusto e anche del Santuario dedicato all’Imperatore. All’epoca degli evernti, Augusto morì nel 14 d.C., Somma Vesuviana era territorio di Nola. Lo scrittore Tacito riportò che la morte dell’Imperatore sarebbe avvenuta, proprio presso il territorio di Nola.

E, oggi Sabato 27 e Domenica 28 Settembre, dalle ore 9 e 30 alle ore 12 e 15 e dalle ore 15 e 30, alle ore 17 e 15, la Villa Augustea, in località Starza della Regina, a Somma Vesuviana, a 18 km da Napoli, sarà aperta al pubblico nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio che si svolgono con il coordinamento del Ministero della Cultura.

Saranno le guide della ProLoco di Somma Vesuviana a guidare turisti, cittadini, visitatori, in un vero viaggio nel tempo tra le molteplici stratificazioni geologiche delle eruzioni vulcaniche, affreschi, mosaici, meravigliose statue, ambienti imponenti. Un viaggio nel tempo che ha affascinato anche il regista Gianfranco Rosi.

 

La Villa Augustea di Somma Vesuviana è nel documentario – Sotto le nuvole – che ha riscontrato un grande successo al Festival di Venezia.

“E’ una grande emozione. Vedere testimonianze antiche venire alla luce dinanzi ai nostri occhi e sul nostro territorio è una grande emozione. Mi complimento con la missione archeologica italo – nipponica, grazie alla quale il nome di Somma Vesuviana è nel Mondo.

E anche domani, Domenica 28 Settembre, anche Somma Vesuviana, con il sito archeologico della Villa Augustea, sarà parte attiva delle Giornate Europee del patrimonio. Siamo convinti di essere dinanzi a testimonianze archeologiche e geologiche di grande valore. Il dibattito è sicuramente incentrato su Augusto ma già oggi, il sito archeologico e ricordo che sono stati scavati più di 3000 metri, è di grande importanza. Un geosito che unisce archeologia e geologia con stratificazioni geologiche in grado di raccontarci gli eventi – ha concluso Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano –  ma anche allo stesso tempo con testimonianze archeologiche che mettono in evidenza quale fosse la vita ben 2000 anni fa. Quando si entra nella Villa Augustea si compie un viaggio in verticale, in quanto si parte dalla nostra epoca e si scende nel passato fino ad arrivare all’epoca dell’Imperatore Augusto. Venite a Somma Vesuviana Sabato e Domenica per godere di un’ccasione davvero unica, conoscere le nuove scoperte, abbracciare la bellezza del tempo”.

 

“ L’ultimo scavo ha portato alla luce crolli di strutture, crolli di tetti, l’ esistenza anche di fenomeni vulcanici come  il surge per esempio che è questa immensa ventata di ceneri bollenti che si depositano  sul territorio che sono degli elementi nuovi di conoscenza per questo territorio e che hanno  anche un interesse di carattere vulcanico. Sono venute alla luce altre due fornaci che si aggiungono alle 5 venute alla luce in precedenza.  Al di sopra di queste fornaci poi c’era un deposito di anfore che sono quelle  del 79 d.C. e poi al di sopra abbiamo l’eruzione. La fornace è un apparato che produce caldo dove si brucia la legna,  c’erano delle caldaie sopra dove si riscaldava l’acqua, c’era invece una camera di cottura per altri tipi di oggetti. Di queste fornaci andavano a riscaldare una grande struttura, importante. Dunque il sito archeologico della Villa Augustea ha più fasi. Abbiamo delle certezze per quello che riguarda la  cronologia e quindi noi sappiamo che qui abbiamo fasi di vita che, almeno sulla base dei dati  in nostro possesso, cominciano nel primo secolo avanti Cristo, poi subiscono una battuta di arresto con  l’eruzione del 79 e circa 120-130 anni dopo l’eruzione del 79 abbiamo poi un nuovo insediamento di pregio che è la parte che oggi più si visita e si vede della villa. Qual è la funzione  di questa parte più antica? Abbiamo bisogno di andare avanti con lo scavo e di studiare  un poco di più e di riflettere sulle cose che abbiamo trovato. Probabilmente quello  che noi vediamo è che potrebbe esserci una produzione artigianale di un certo spessore”. Lo ha dichiarato l’archeologo Antonio De Simone.

 

Un sito archeologico in verticale, all’interno del quale sono venute alla luce ben quattro stratificazioni geologiche di quattro eruzioni diverse quali quella del 79 d.C., del 472 d.C., del 512 d.C. e del 1631, abbracciando una storia forse anche superiore ai 2000 anni. Infatti, al sito archeologico di Somma Vesuviana è emersa l’epoca augustea e non sarebbe esclusa l’eventualità di un’epoca ancora anteriore.

Il sito archeologico di Somma Vesuviana è ricco di misteri da svelare e vede un vero trionfo del tema dionisiaco.

 

Il sito archeologico della Villa Augustea è oggetto della missione internazionale guidata dall’Università di Tokyo con la collaborazione del Suor Orsola Benincasa di Napoli. In questi decenni sono venuti alla luce centinaia e centinaia di reperti. Portati alla luce imponenti ambienti risalenti al periodo posteriore al 79 d.C. come testimonianze dell’eruzione del 472 d.C., molte celle vinarie, colonnati, pavimenti mosaicali, basolati, affreschi. Di recente però sono emerse testimonianze ancora più antiche con scenari ampi verso la possibile esistenza, sul territorio di Somma Vesuviana, della Villa Imperiale di Ottaviano Augusto e anche del Santuario dedicato all’Imperatore. All’epoca degli evernti, Augusto morì nel 14 d.C., Somma Vesuviana era territorio di Nola. Lo scrittore Tacito riportò che la morte dell’Imperatore sarebbe avvenuta, proprio presso il territorio di Nola.

 

E, oggi Sabato 27 e Domenica 28 Settembre, dalle ore 9 e 30 alle ore 12 e 15 e dalle ore 15 e 30, alle ore 17 e 15, la Villa Augustea, in località Starza della Regina, a Somma Vesuviana, a 18 km da Napoli, sarà aperta al pubblico nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio che si svolgono con il coordinamento del Ministero della Cultura.

Saranno le guide della ProLoco di Somma Vesuviana a guidare turisti, cittadini, visitatori, in un vero viaggio nel tempo tra le molteplici stratificazioni geologiche delle eruzioni vulcaniche, affreschi, mosaici, meravigliose statue, ambienti imponenti. Un viaggio nel tempo che ha affascinato anche il regista Gianfranco Rosi.

La Villa Augustea di Somma Vesuviana è nel documentario – Sotto le nuvole – che ha riscontrato un grande successo al Festival di Venezia.

“E’ una grande emozione. Vedere testimonianze antiche venire alla luce dinanzi ai nostri occhi e sul nostro territorio è una grande emozione. Mi complimento con la missione archeologica italo – nipponica, grazie alla quale il nome di Somma Vesuviana è nel Mondo.

E anche domani, Domenica 28 Settembre, anche Somma Vesuviana, con il sito archeologico della Villa Augustea, sarà parte attiva delle Giornate Europee del patrimonio. Siamo convinti di essere dinanzi a testimonianze archeologiche e geologiche di grande valore. Il dibattito è sicuramente incentrato su Augusto ma già oggi, il sito archeologico e ricordo che sono stati scavati più di 3000 metri, è di grande importanza. Un geosito che unisce archeologia e geologia con stratificazioni geologiche in grado di raccontarci gli eventi – ha concluso Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano –  ma anche allo stesso tempo con testimonianze archeologiche che mettono in evidenza quale fosse la vita ben 2000 anni fa. Quando si entra nella Villa Augustea si compie un viaggio in verticale, in quanto si parte dalla nostra epoca e si scende nel passato fino ad arrivare all’epoca dell’Imperatore Augusto. Venite a Somma Vesuviana Sabato e Domenica per godere di un’ccasione davvero unica, conoscere le nuove scoperte, abbracciare la bellezza del tempo”.

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