L’attesa per la finale di Coppa Italia è palpabile, soprattutto per il Bologna che è finalmente riuscito a tornare in finale dopo decenni di assenza. Non sono mancate le polemiche però, soprattutto in merito al fatto che il Comune abbia scelto di non installare un maxischermo in Piazza Maggiore che è uno dei luoghi più iconici di Bologna. Il sindaco Matteo Lepore ha giustificato questa decisione con motivazioni legate alla sicurezza e ai costi, ma sui social media è scoppiata la bufera. Nel frattempo, sulle piattaforme di scommesse iniziano a impazzare le quote e i tifosi seguono con interesse tutti i pronostici e le previsioni su chi sarà il vincitore.
Sarà Piazza Lucio Dalla, non Piazza Maggiore
Il Comune ha deciso che la partita verrà proiettata in Piazza Lucio Dalla, nel quartiere Bolognina. La notizia è stata confermata da Lele Roveri, presidente di Estragon, che ha già organizzato vari eventi come il DiMondi Festival in quella zona. Secondo Roveri, la piazza è già stata attrezzata con dei chioschi, dei servizi e le misure di sicurezza. La capienza della piazza è stimata intorno alle 3.000 persone, ben lontana dalle 20.000 che si sarebbero potute raccogliere in Piazza Maggiore. Questa soluzione, però, non è stata accolta con entusiasmo da tutti. In tanti ritengono che si tratti di un ripiego, soprattutto considerando l’entusiasmo che ha coinvolto la città: oltre 30.000 tifosi sono pronti a partire per Roma, mentre molti altri avrebbero voluto vivere l’emozione dell’evento nel cuore di Bologna. Ma purtroppo, non è stato possibile.
Lepore: “Non si può. Costi e sicurezza le priorità”
Il sindaco Lepore ha spiegato le ragioni dietro il suo rifiuto, ha risposto direttamente ai cittadini su Instagram. “Le regole per un maxischermo in Piazza Maggiore – ha scritto – sono le stesse di quelle per un concerto con palco. Dopo la tragedia di Piazza San Carlo a Torino nel 2017, l’approccio alla sicurezza è cambiato radicalmente”. Secondo il sindaco, allestire un maxischermo in Piazza Maggiore avrebbe richiesto una complessa organizzazione, con dei costi elevati che non sarebbe stato possibile sostenere in tempi brevi. Nonostante le spiegazioni di Lepore, la città non ha preso bene la decisione. I commenti online si sono moltiplicati, con accuse, richieste di dimissioni e attacchi personali che si sono mescolati alla delusione. In molti ritengono che il Comune avrebbe dovuto cercare delle soluzioni alternative, magari cercando degli sponsor o coinvolgendo direttamente il Bologna FC.
L’attesa è altissima anche fuori dal campo
Mentre Bologna si interroga sulle scelte logistiche, l’attesa per la partita resta altissima anche dal punto di vista sportivo. Le quote Coppa Italia vedono il Milan leggermente favorito. Le quote per il successo dei rossoneri si aggirano intorno a 1.80, mentre quelle per il Bologna variano tra 1.95 e 2.00. I bookmaker hanno registrato un aumento delle giocate, con i tifosi che vivono questa finale come un evento speciale. Per il Bologna, infatti, potrebbe significare il primo grande trofeo dell’era moderna, mentre per il Milan rappresenterebbe una conferma della sua forza.
La politica interviene: Tra attacchi e proposte
Le polemiche non sono rimaste circoscritte ai cittadini. Anche in politica, la scelta ha sollevato delle critiche. Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, ha definito la decisione “miope e ingiustificata”. Ha ricordato che Piazza Maggiore ospita ogni anno numerosi eventi, tra cui i concerti e le proiezioni di film all’aperto, e ha sottolineato che si sarebbe potuto trovare un modo per coprire i costi, magari con il supporto degli sponsor. “È un’occasione che la città non doveva farsi sfuggire, anche dal punto di vista economico”, ha aggiunto.
