NAPOLI – Il 28 maggio nella chiesa di Santa Caterina a Napoli,  il concerto Fuoco, Spirito e Vitalità Mozart e Mysliveček: amici in Italia affidato ai solisti di Collegium 1704  sugella il fine settimana  attorno alla presentazione con il registra Petr Vaclav dell’acclamato film Il Boemo, prevista il 27  maggio nel nuovo Auditorium del Museo Archeologico di Napoli.  Il programma con la voce solista di Raffaella Milanesi,  offrirà un originalissimo impaginato che spazia da Scarlatti, Caldara, Mysliveček a Mozart per contestualizzare giustappunto “Il Boemo”, cioè il compositore Josef Mysliveček, protagonista del film presentato, nel suo milieu musicale, quando egli era più famoso del grande amico Mozart, parimenti acclamato in Italia ed in Europa, con molti successi sulle scene del massimo napoletano, Accademico Filarmonico con Padre Martini e figura imprescindibile di quel momento storico. Il titolo del concerto, che vedrà due rarità del Boemo, è tratto proprio dalla definizione che ne diede Mozart stesso nel suo intenso dialogo epistolare col medesimo e chiude così una due giorni dedicata alla riscoperta di questo compositore fondante lo stile italiano e narrato nel film con precisione filologica, che per nulla altera la struggente bellezza dell’opera, il suo impatto emotivo e la delicata introspezione sul fragile profilo umano del grande e dimenticato compositore ceco.

28 maggio 2023 | ore 18.00

Chiesa di Santa Caterina da Siena, Napoli

Fuoco, Spirito e Vitalità

Mozart e Mysliveček: amici in Italia

COLLEGIUM 1704

Raffaella Milanesisoprano

Luca Giardiniviolino

Václav Luks clavicembalo

A. Scarlatti “Appena chiudo gl’occhi”

Cantata per soprano, violino e basso continuo

Sinfonia avanti (Andante – Adagio)

A. Poglietti “Toccata fatta sopra l’assedio di Filipsburgo” per clavicembalo solo

A. Caldara “Cieli, che mai risolvo”/“Se nel ciel” – Recitativo ed Aria

Maddalena, OratorioMaddalena ai piedi di Cristo

J. Mysliveček Sonata per clavicembalo e violino re maggiore

L. Koželuh Due Ariette op. 30

“Sento amor”

“Ch’io mai vi possa”

W. A. Mozart Sonata per violino e clavicembalo mi minore K.304

W.A.Mozart Ora pro nobis (Regina coeli, K.108) per soprano, violino, clavicembalo

Note di sala

Josefh Mysliveček, che verrà insignito del titolo di Accademico Filarmonico, incontra nell’ agosto del 1770 i due Mozart a Bologna diventandone intimo amico. La corrispondenza epistolare tra di loro è documentata per molti anni, tra il 1770 e il 1778. Wolfgang, che diviene un fervido ammiratore del più anziano compositore ceco – molti lavori del giovane Mozart ne sono influenzati – scrive di Mysliveček: «Egli trasuda fuoco, spirito e vitalità».

Il motore di questo incontro risulta il celebre Padre Martini peraltro maestro, insegnante ed educatore incontrastato anche del Bach milanese – Johann Christian Bach, che perde il papà Johann Sebastian, a soli quindici anni di vita. La figura di Mysliveček è quindi fondamentale per Mozart e per la determinazione del cosiddetto “stile classico italiano”.

I tratti del magnifico compositore sono magistralmente descritti e documentati nel nuovissimo film “Il Boemo” con la regia di Petr Vaclav, nel quale Raffaella Milanesi, Vaclav Luks e Luca Giardini risultano protagonisti in veste di musicisti-attori.

Prevendite abituali

Biglietto intero 10 € | Biglietto ridotto 7 €

Info e prenotazioni www.turchini.it | segreteria@turchini.it

27 maggio 2023 | ore 16.00

Auditorium MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Proiezione del film

IL BOEMO

Successo, potere, amore: la storia di un genio musicale del ‘700

un film di Petr Vaclav

Regia e sceneggiatura Petr Vaclav

Interpreti

Vojtěch Dyk // Il Boemo

Elena Radonicich // Nobildonna

Barbara Ronchi // Caterina Gabrielli

Lana Vlady //Anna

a seguire il regista Petr Vaclav incontra il pubblico

Per info e prenotazioni www.turchini.it | segreteria@turchini.it

LO GL I N E

L’ascesa e il declino del grande compositore settecentesco Josef Mysliveček, famoso e acclamato in Italia come “Il Boemo”al tempo più ricercato di Mozart da corti e teatri italiani.

SINOSSI

Venezia, 1764. Josef è un giovane musicista giunto in Italia da Praga, con l’ambizione di diventare compositore d’opera. Conduce una vita precaria mentre cerca di introdursi nei circoli musicali più ricercati del tempo.

A una festa in maschera incontra un’aristocratica libertina che lo introdurrà ai piaceri lussuriosi e mondani nei raffinati ambienti culturali veneziani. Il suo talento non passa inosservato e grazie al sostegno delle nuove influenti amicizie, Josef ottiene una straordinaria commissione: scrivere un’opera per il Teatro San Carlo, interpretata dai più grandi cantanti del tempo. Sarà un clamoroso successo e in pochi anni, diventerà uno dei compositori più prolifici e ricercati dell’epoca.

Amico e ispiratore del giovane Mozart, sempre in viaggio tra le fiorenti corti e Repubbliche del Bel Paese, assoggettato alle richieste di nobili e re, frequenta l’alta società ma la sua vita privata è fatta di amori e amicizie discontinue. L’incontro con una nobildonna sposata gli farà conoscere lo struggimento dell’amore impossibile. Il tormento sentimentale gli sarà fatale ma la sua musica gli rimarrà fedele per sempre.

NOTE DI REGIA

«Quella di Josef Mysliveček è la storia di un uomo che abbandona le sue sicurezze di cittadino rispettato in una città di provincia per seguire un desiderio rischioso: affermarsi come compositore di opera in Italia, il paese che ne era la patria. In pochi anni grazie al suo talento e a tanta fortuna, vive una brillante ascesa. Il suo sogno sembra realizzarsi ma, come spesso accadeva agli artisti, andrà incontro a una rovinosa caduta.Per realizzare questo film mi sono immerso negli archivi, nella lettura di tutto ciò che era disponibile per comprendere a fondo lo spirito del tempo, la musica di Mysliveček e i suoi contemporanei. Volevo raccontare quell’epoca così particolare della seconda metà del Settecento, in modo intimo e contemporaneo, utilizzando camera a mano, luce naturale e ambienti dal vero. Il film è girato in Italia dove, dopo una lunga e accurata ricerca, ho trovato quei luoghi, dimore, chiostri, che ancora oggi custodiscono e preservano l’atmosfera dell’epoca».

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