incendi-vigili-del-fuoco-elicottero

NAPOLI – Tende a un miglioramento la situazione nell’area Vesuviana dove per tutto il giorno si sono susseguiti gli interventi di spegnimento incendi sia dall’alto che da terra. Messe in sicurezza le cave dei rifiuti. A Cava Sari è tuttora in atto un presidio dei vigili del fuoco.

Le situazioni più complesse tra Ercolano-Torre del Greco e Terzigno-Ottaviano. Complessivamente, nella cinta del Vesuvio hanno operato circa 400 unità tra vigili del fuoco, personale della Protezione civile regionale , volontari e addetti delle comunità montane. In nottata proseguirà il presidio di protezione civile. Anche domani arriveranno sull’area del Vesuvio tre Canadair nazionali. Anche nelle altre zone della Campania la situazione è definita sotto controllo: elicotteri hanno operato agli Astroni, a Positano, a Montoro, al Faito.

Sono olre 100 gli ettari boschivi andati distrutti nel corso degli incendi che stanno interessando l’area vesuviana. Al momento, viene definito contenuto il fronte sul versante Nord tra Ercolano e Torre del Greco mentre è ancora complessa la situazione ad Ottaviano, Terzigno e Agerola-Monti Lattari. Sotto controllo la situazione a Cava Sari e agli altri siti dei rifiuti di Terzigno. Il fuoco è stato tamponato anche grazie alla realizzazione  di una vasca di acqua artificiale in grado di pompare 4mila litri/minuto che ha consentito un piú rapido approvvigionamento degli elicotteri.1000 le persone impegnate sull’intero territorio regionale tra volontari,  Vigili del fuoco, Sma Campania, personale dell’Antincendio boschivo e della protezione civile regionale che supportano da terra gli interventi che stanno effettuando Canadair nazionali ed elicotteri regionali. Agli aerei dei Dipartimento nazionale di Protezione civile si stanno aggiungendo altri due mezzi aerei antincendio francesi. 

“La scorsa notte abbiamo bloccato tutte le vie di accesso al Parco Nazionale e stiamo pattugliando assiduamente il territorio per segnalare nuovi roghi e individuare e bloccare eventuali piromani”. Così all’ANSA il maggiore Carlo Bianchi, comandante del II gruppo tattico Terra dei Fuochi dell’Esercito, dallo scorso primo luglio al lavoro con 48 uomini e quattro mezzi tattici sulle pendici del Vesuvio. Ieri il ministro Galletti ha annunciato una rimodulazione degli interventi: possibile un incremento del numero dei militari.”Come Garante dei diritti degli animali ho fatto le mie verifiche sul fatto che sarebbero stati trovati dei gatti usati come innesco per gli incendi del Vesuvio. Non risulta a nessuno degli inquirenti che stanno svolgendo indagini una simile atrocità”. Così, in una nota, il garante dei diritti degli animali del Comune di Napoli, Stella Cervasio.”Non ho notizia certa, se non dicerie, su questa che sarebbe un’usanza di zone rurali, di usare animali vivi – conigli o gatti – con stracci intrisi di benzina per incendiare stoppie.Del resto non capisco la meccanica di una tale usanza, che mi sembra oltremodo complicata, oltre che inutilmente cruenta”.(ANSA).

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments