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NAPOLI – Una brutta settimana per Napoli. Due simboli della sua storia recente e a modo loro della tradizione non ci sono più. Si tratta di Zi’ Tonino l’ultimo sciuscià e di Fortuna la “bananara” di Montesanto.

Antonio Vespa, per tutti Zi’ Tonino si è spento ieri all’età di 69 anni. La città perde un’altra icona, un simbolo, la storia di un mestiere, quello del lustrascarpe che come tanti è scomparso e che Zi’Tonino ogni giorno col sole o con la pioggia svolgeva nei pressi della Galleria Umberto I.

“Saremmo stati ben lieti di esserci sbagliati di nuovo, ma purtroppo questa volta zi’ Tonino, il lustrascarpe che, per anni, ha lavorato sul marciapiedi di via Toledo, è morto davvero, portando via con sé un’immagine di una Napoli che ormai non c’è più”.

Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza, ricordando l’episodio di quando fu lanciata la notizia della sua morte segnalata da un funzionario dell’Istituto Colosimo che fu poi smentita.

“In realtà l’ultimo sciuscià napoletano era malato da tempo e non si vedeva per strada per questo molti pensarono che fosse scomparso” hanno aggiunto Borrelli e Simioli per i quali “sarebbe giusto ricordare lui e un mestiere ormai perso, magari con una targa messa proprio a ridosso dell’ingresso della Galleria, dove si metteva con il suo ‘bancariello’ che non ha mai abbandonato”.

Anche Fortuna, quella che in molti conoscevano come la signora delle banane ha lasciato per sempre il suo “posto” nella Pignasecca. All’età di 90 anni Napoli perde un altro simbolo storico che rimarrà negli annali della città.

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