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NAPOLI – Una banda di spacciatrici, composta da 5 donne, è stata arrestata dagli agenti della sezione “Volanti” dell’U.P.G., nel pomeriggio di ieri.

 

I poliziotti sono intervenuti in Via Padre Ludovico da Casoria, ove era in atto una fiorente attività di spaccio di cocaina, con la tecnica del “paniere”.

In realtà, gli agenti nel transitare in detta strada, notavano un uomo mentre poneva una banconota all’interno di un paniere, che era stato calato da una donna abitante al terzo piano.

Insospettiti di tale atteggiamento, nonché da conoscitori del territorio, in considerazione che detta tecnica è frequentemente utilizzata dagli spacciatori, sono intervenuti bloccando l’uomo, identificandolo.

Inevitabile, alla vista della Polizia, il grido di allerta di una delle spacciatrici: “E guardie, e guardie”

Gli agenti, prontamente saliti al terzo piano, hanno accertato che l’abitazione era abitata da: Ida Giordano, di 64 anni, la figlia Tania Gizzo, di 32anni , entrambe sottoposte al regime degli arresti domiciliari, Assunta Gizzo, 28enne sorella di Tania, inoltre, con loro vi erano Patrizia Sava di 58anni e Natascia Di Bartolo, 29enne di Caivano (NA) che, frettolosamente, tentavano di uscire dall’abitazione per raggiungere i piani superiori

Nell’entrare in casa, così come una scena di una commedia scritta dal miglior regista teatrale, i poliziotti notavano la madre, intenta a fare un cruciverba e le due figlie sedute intorno al tavolo della cucina, ove vi era poggiata la somma in contanti di €.556,35, suddivisa in banconote di vario taglio.

La 58enne, bloccata sull’uscio di casa, nascondeva, all’interno di una tasca della vestaglia che indossava, una bustina sottovuoto contenente cocaina pura allo stato solido.

Rinvenuto e sequestrato anche un bilancino di precisione, sporco di sostanza stupefacente.

La droga, una volta tagliata, avrebbe fruttato un guadagno intorno ai 5.000,00€.

Le cinque donne sono state arrestate perché responsabili, in concorso tra loro del reato di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Di Bartolo, inoltre, dovrà rispondere anche del reato di evasione dal regime agli arresti domiciliari, misura che stava scontando nella zona del Pallonetto di Santa Lucia, presso l’abitazione di un familiare. 

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