NAPOLI – Il racconto di Cesare Moreno, presidente di Maestri di Strada onlus: «A marzo 2020 vengo chiamato dal Ministero dell’istruzione, Dipartimento per le risorse umane finanziarie e strumentali, che mi invita a partecipare a un webinar con la Ministra On. Lucia Azzolina e a presentare delle proposte per aiutare gli allievi delle scuole ad affrontare la pandemia. Suppongo che questo invito derivi dal fatto che dal 2013 con la mia associazione, Maestri di Strada onlus, abbiamo realizzato tre progetti di formazione dei docenti e di supporto alle scuole sui temi del contrasto alla dispersione e dal fatto che dl 1998 al 2009 ho condotto – insieme ad altri colleghi – con successo il famoso progetto Chance per la lotta alla dispersione scolastica.

Il 30 marzo alle ore 14, nell’incontro con il Ministro illustro la nostra idea: organizzare contatti “distanziati del terzo tipo “, ossia guardandosi negli occhi, per quegli allievi che per vari motivi restano esclusi dalle comunicazioni via web ed organizzare numerose attività cooperative online. Tutte cose che sono già incorso con le nostre forze e che potrebbero esse potenziate con il progetto I CORONAUTI.  Detto fatto a tempo record, il 4 aprile riceviamo la lettera di incarico per l’avvio del progetto finanziato per 200mila euro – ricevendo un anticipo di 60mila euro – e cominciamo le attività che si svolgono con successo e grande visibilità fino alla fine dell’anno e oltre.
A gennaio 2021 un nuovo incontro con il Ministro che presenta, sempre online, i progetti realizzati.
Nel giugno 2021 vengono consegnati alla scuola che coordina il progetto i rendiconti economici e la relazione sulle attività svolte. Entrambi i documenti sono approvati, e restiamo in attesa del pagamento del saldo di 140mila euro, ma da allora non solo non siamo stati pagati ma non ci viene neppure fornita una spiegazione del ritardo. Abbiamo scritto 11 solleciti di cui uno via avvocato. Abbiamo ricevuto solo una laconica risposta il 25 settembre 2022: “abbiamo girato la pratica all’ufficio competente” (che in realtà aveva tutti i documenti giù da un anno). Via telefono ci viene detto ancora due giorni fa che “stanno lavorando al problema” ma noi non sappiamo assolutamente dove sia il problema.  Siamo stati costretti a chiedere, per la prima volta dopo decenni, un prestito in banca per pagare gli stipendi (140.000,00€ equivalgono a circa tre mesi di stipendio – si fa per dire visto che si tratta in genere di contratti a tempo parziale piuttosto miseri).
Abbiamo anche esaurito il prestito bancario, il mese scorso abbiamo ridotto i compensi del 20%. Il prossimo mese, visto che tutte le amministrazioni pubbliche che ci devono soldi se la prendono comoda, non potremo pagare nessuno».
Progetto “I Coronauti” (aprile 2020 – aprile 2021)
45 operatori (educatori, psicologi, esperti, genitori sociali, staff organizzativo) di Maestri di Strada, 250 giovani e loro famiglie, 50 docenti, 20 scuole e migliaia di ore di attività a distanza e per quanto possibile in presenza. I CoroNauti hanno proposto iniziative sui diversi canali social (facebook, Instagram, youtube, il blog, la webradio), per combattere l’isolamento e lo scoraggiamento attraverso un contagio sociale ed educativo, fatto di proposte, iniziative, laboratori virtuali di arte, musica e teatro, e tanta solidarietà con le famiglie e i giovani del territorio di Napoli est. Il contenitore che ha raccolto, con aggiornamenti quotidiani, tutte queste attività è la pagina Facebook “I CoroNauti”, oltre le diverse piattaforme ad essa collegate: SoundCloud per i podcast di musica e storie narrate e WordPress per i contenuti “digitate”, Instagram per i contenuti visivi, Youtube per i video. Nei mesi di pieno lockdown è stato elaborato, d’intesa con la Questura di Napoli, un protocollo per poter consegnare, senza pericolo per gli educatori e i destinatari, i ‘pacchi viveri per la mente’ contenenti quaderni, colori, album da disegno, cancelleria, pasta modellabile, tablet e sim dati.
Nascono dal progetto I Coronauti il “Rap della quarantena”, il canto di libertà post lockdown, un rap, in italiano e napoletano, che diventa l’inno del dopo quarantena dei giovani; SELFIES – Supporto Educativo Libero per FinirE la Scuola – un autoscatto dello stato della mente, un libretto per raccogliere un bilancio delle competenze comunque maturate, affinché ognuno dei circa 150 allievi coinvolti in questi mesi faccia un bilancio della propria esperienza e impari a conservare le cose buone che ha incontrato sul proprio cammino. Un portfolio, un dispositivo pedagogico, al contempo un prodotto e un processo di documentazione che raccoglie, restituisce e sistematizza, attraverso la narrazione di sé, le esperienze informali vissute; il docufilm SIC EST, che ha ricevuto riconoscimenti in festival nazionali e internazionali, realizzato da Maestri di Strada in collaborazione con l’Associazione Thyco: 13 giovani della periferia est della città si raccontano e mostrano ciò che vorrebbero gridare al mondo: che la periferia è più uno stato d’animo che una vera zona geograficamente limitata; è più negli sguardi di chi guarda e pre-giudica che nei loro occhi.
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