NAPOLI – Dopo la tragedia di Elvira Zibro, la 34enne travolta e uccisa da una moto pirata mentre attraversava le strisce pedonali a via Caracciolo, il lungomare di Napoli è stato teatro di un altro gravissimo incidente.

Domenica mattina, intorno alle 8.00 un uomo, Giuseppe Iazzetta, che portava a spasso il proprio cane, è stato investito mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali  a Piazza Sannazaro, all’incrocio con via Caracciolo, da una Toyota Yaris che probabilmente viaggiava a velocità sostenuta.

Come denunciato da mesi da parte dei cittadini della zona, ma, anche dai residenti e dall’amministratore di condominio dello stabile civico n.200, dove, abitava l’Architetto Iazzetta, i quattro attraversamenti pedonali sono non vigilati dal funzionamento dell’impianto semaforico. Infatti, tutti i semafori presenti nel quadrilatero di Piazza Sannazaro sono a luce lampeggiante gialla, a rendere ancora più disagevole l’attraversamento c’è la sosta selvaggia davanti la pizzeria 50Kalò.

Sin da primo mattino sono tantissime le auto addirittura fino in quarta fila che rendono impossibile agli automobilisti che provengono dalla galleria la visuale sull’attraversamento pedonale, dove ha trovato la morte Giuseppe Iazzetta.

Secondo il racconto del custode dello stabile dove risiedeva il 62enne dipendente dell’Alenia l’investitore si sarebbe immediatamente fermato e avrebbe prestato soccorso alla vittima. In queste ore l’automobilista verrà sottoposto ai test di rito per appurare se fosse ubriaco o avesse assunto sostanze stupefacenti, ma gli investigatori non escludono, oltre la velocità sostenuta, anche la possibilità di una disattenzione dovuta all’utilizzo del telefono cellulare. Fatto sta che nel giro di appena tre settimane Via Caracciolo e Piazza Sannazaro sono stati teatro di due omicidi mortali.

L’impatto è avvenuto a poca distanza dal luogo dove fu investita e uccisa Elvira Zibro.

A raccontarlo è una familiare dell’uomo investito che si è rivolta al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli:

“Si deve intervenire al più presto per fare in modo che la gente non continui a morire per questi incidenti.

Mio cognato è stato investito in piazza Sannazzaro mentre portava il cane a spasso. È stato ricoverato al Cardarelli in condizioni drammatiche ma non c e l’ha fatta.

Aveva 62 anni, lascia due figli e una moglie. I semafori sono lampeggianti in determinati orari e a causa di guidatori incivili e spericolati si rischia la vita in quella zona ogni volta che si attraversa la strada.

Se magari avessero funzionato non sarebbe stato investito ma credo sia anche colpa della velocità dell’auto, che dopo l’impatto si è fermata per offrire soccorso, dato che Giuseppe è stato sbalzato per una ventina di metri ed ha battuto forte la testa.“

“Da tempo chiediamo misure per contrastare la velocità e che combattano i pirati della strada.

Abbiamo chiesto agli uffici tecnici del comune di verificare la condizione dei semafori a Piazza Sannazaro lato via Caracciolo e soprattutto vogliamo dossi anti velocità e controlli a tappeto subito.

Purtroppo dalla morte di Elvira Zibro non è cambiato nulla. L’incolumità dei cittadini deve essere una priorità, basta tragedie.

E’ inaccettabile che le determinate strade della nostra città siano utilizzate come piste da corse per automobilisti e motociclisti incoscienti. Quanti morti dobbiamo ancora piangere prima che si intervenga in modo risoluto? Si è aspettato e tollerato troppo”- il commento di Borrelli con il conduttore radiofonico Gianni Simioli.

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