NAPOLI – “I napoletani, e segnatamente i residenti dei quartieri del Vomero e dell’Arenella, sono stufi delle tante promesse, fin qui non mantenute,  per un miglioramento della vivibilità sulla collina. Nel mirino sono innanzitutto presidente, assessori e consiglieri della municipalità collinare che, come è sotto gli occhi di tutti, nonostante che le elezioni dei nuovi organismi si siano svolte venti mesi addietro, non riescono  a dare risposte operative e concrete ai tanti bisogni dei circa 120mila napoletani che risiedono in quest’area, rendendo fruibili e funzionali servizi pubblici essenziali, allo stato del tutto carenti “. A intervenire ancora una volta sulla vicenda è  Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero.

“Alla luce del grave stato di degrado e d’abbandono che affligge sempre di più i quartieri del Vomero e dell’Arenella, senza che gli organi della municipalità adottino le soluzioni del caso, è auspicabile che intervengano gli organi di controllo per i provvedimenti del caso  – sottolinea  Capodanno -. Tante le questioni irrisolte, da tempo sul tappeto, che rendono difficile se non impossibile la vita dei residenti. Si va dalle buche e dagli avvallamenti che affliggono carreggiate e marciapiedi, solo in qualche caso tappate con orride colate di asfalto o di cemento,  dove, tra l’altro, sono presenti quotidianamente cumuli di spazzatura, senza che si provveda alla normale manutenzione, con conseguenti cadute d’inermi cittadini, per arrivare alle congestioni determinate dal traffico veicolare, con le ovvie conseguenze sull’inquinamento ambientale, con un serpente di lamiere che si snoda in tutte le direzioni, specialmente nei fine settimana,  a ragione di un dispositivo obsoleto e superato, anche a seguito della  chiusura  di alcune arterie fondamentali, senza aver realizzato negli ultimi 30 anni, dalla legge Tognoli in poi, neppure uno stallo destinato a parcheggio pubblico. Si aggiungano le disastrose condizioni del trasporto pubblico, con il metrò collinare e le funicolari, in particolare quella di Chiaia, chiusa da otto mesi, le cui deficienze, in termini di funzionamento, anche con improvvisi stop, sono sotto gli occhi di tutti “.

“Ad aggravare il quadro negativo – sottolinea Capodanno – contribuisce inoltre il degrado che, sulla collina, affligge il verde pubblico, con i pochi parchi comunali, a disposizione dei residenti, in pessime condizioni manutentive, come il parco Mascagna, dove da tempo, nonostante le promesse, allo stato non mantenute, dell’amministrazione comunale, buona parte del verde è interdetto mentre resta chiuso l’ingresso da via Pacio Bertini. Si aggiungano gli eterni lavori per la realizzazione del parco agricolo-didattico in viale Raffaello, atteso da oltre 40 anni, e le promesse, rimaste sulla carta, per l’apertura della “Casa della socialità” in via Verrotti, che attualmente versa in uno stato di abbandono, senza essere stata mai neppure inaugurata, e per la cui ristrutturazione sono stati investiti oltre 300mila euro di pubblico danaro”.

“Si aggrava infine – aggiunge Capodanno – la crisi del commercio con la chiusura di molte attività storiche, al cui posto sono arrivati perlopiù esercizi per la vendita e la somministrazione di cibi e bevande, con i problemi che derivano da tale proliferazione, legati alla movida notturna ma anche al fenomeno denominato “tavolino selvaggio” con l’occupazione permanente di marciapiedi e dei tratti pedonalizzati di via Scarlatti e di via Luca Giordano e conseguenti difficoltà di deambulazione dei pedoni “.

Sui gravi problemi che affliggono la municipalità collinare Capodanno chiede interventi immediati e urgenti da parte della autorità a tanto preposte.

           

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