Napoli Sotterranea, processo contro Vincenzo Albertini accusato di violenza sessuale (VIDEO)

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    NAPOLI – Un presidio in difesa di Grazia, giovane lavoratrice dell’associazione che promuove il sito archeologico di Napoli sotterranea, che ha denunciato Vincenzo Albertini, titolare dell’associazione che gestisce il sito, per violenza sessuale.

    A manifestare la propria solidarietà nei confronti di Grazia, e di tutte le donne vittime di molestie e violenze sul luogo del lavoro, i movimenti riuniti nella compagine politica Potere al Popolo. Ascoltiamo Federica Illiano, della Camera Popolare del Lavoro dell’ex opg Je So Pazzo.

    Grazia, lavoratrice in qualità di guida turistica “a nero” secondo quanto dichiarato, raccontò di essere stata molestata dal titolare dell’associazione all’interno del sito archeologico, nella zona dell’anfiteatro greco romano, di aver subito un contatto fisico non richiesto, e di essere riuscita a divincolarsi dall’uomo.

    Albertini ha negato le accuse, collegando inoltre la denuncia allo stato di tensione attuale con i lavoratori dell’associazione, che hanno denunciato di aver prestato per anni il proprio servizio lavorativo a nero. Grazia aveva denunciato quanto testimoniato anche in un video via social, stigmatizzando quei modi di fare che sembrano porre sotto accusa la donna vittima di violenza, anzichè gli aggressori.

    Il Comune di Napoli, per il tramite della propria Avvocatura penale, ha formalizzato la propria costituzione di parte civile nel procedimento penale pendente dinanzi al Tribunale di Napoli V° Sez. Penale contro V.A.

    Il caso fa riferimento ad una vicenda concernente le presunte molestie sessuali a danno di una collaboratrice di Napoli Sotterranea. Il soggetto è imputato del reato di cui all’art. 609 bis del codice penale, pertanto l’amministrazione comunale ha adottato questa misura, nel solco di una buona pratica istituita dalla Delibera di Giunta Comunale n°116 del 2013, ovvero la costituzione di parte civile “nei processi penali per reati contro le donne, nei casi in cui sia ravvisabile una violenza di genere “.

    “Una vicenda che ben fotografa una realtà sommersa ma purtroppo diffusa, che va combattuta in tutta la sua dinamica pervasiva e viziosa, ovviamente sempre schierandosi a sostegno delle vittime” ha commentato la Delegata alle Pari Opportunità Simonetta Marino.

    La nuova udienza è stata fissata il prossimo 26 novembre.

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